
“Isola pedonale o isola deserta?”. Il consigliere comunale Biagio Figliucci pone l’interrogativo analizzando pro e contro di una scelta su cui si confrontano diversi filoni di pensiero locali. L’esponente di minoranza premette che sono reali alcuni vantaggi per il centro storico serrese come, ad esempio, “livelli molto bassi dell’utilizzo dell’automobile, con conseguente riduzione di traffico sulle strade circostanti; più libertà di movimento per i bambini; meno superficie occupata da parcheggi con conseguente aumento di disponibilità per spazi sociali; minori emissioni di inquinanti in atmosfera e incoraggiamento dell’attività motoria”, ma aggiunge che occorrono “proposte per incentivare tale area”.
“Cosa si è pensato – si domanda il rappresentante di ‘Per Serra Insieme’ – per rispondere alle diverse difficoltà che oggi ostacolano la crescita dell’area e del comune e mi riferisco al calo demografico, alla scarsa o quasi azzerata offerta turistico/commerciale, alla mancanza di impiego ed alla mancanza di servizi offerti al comprensorio, che una volta erano prima fonte ad incentivare l’isola pedonale?”.
Figliucci analizza poi gli effetti concreti nei diversi periodi dell’anno e sostiene che “soprattutto nei mesi maggio (con le scuole aperte non passeggiano neanche ragazzi), giugno e la prima metà di luglio (svuotamento di massa verso altri lidi) la zona pedonale serve solo a creare un deserto che va a distruggere anche la piccola economia esistente”. La sua proposta è quella di “cambiare il tipo di offerta” per “rendere appetibile l’area, magari creando intrattenimenti di diverso genere: culturali, musicali o sportivi”. Inoltre, “l’ordinanza emessa deve essere seguita anche dall’aggiornamento della cartellonistica stradale che ancora riporta i vecchi orari”. Infine, una considerazione: “l’isola pedonale, per come oggi impostata dalle 10 alle 15:30, è solo una forzatura per dimostrare che si vuole fare qualcosa, ma non c’è alla base nessuno studio e nessuna programmazione mirante al rilancio della stessa”.