
“La situazione in cui versano gli ex Lpu/Lpu ha davvero del paradossale: dopo oltre un ventennio di attività si ritrovano con un orario ridotto, che quindi si traduce in uno stipendio che non garantisce la sussistenza. E al danno si aggiunge la beffa, perché nemmeno le spettanze dovute vengono garantite”.
Il Coordinamento della Lega di Serra San Bruno interviene in merito alla situazione di lavoratori costretti a convivere con l’incertezza e sostiene di aver avviato delle interlocuzioni per poter giungere ad “una soluzione definitiva”.
“Oltre ai contatti quotidiani con la Regione – affermano gli esponenti del partito di Salvini – abbiamo avviato un confronto con le sedi ministeriali competenti per restituire piena dignità a persone che per troppi anni hanno fatto i conti con le sofferenze che derivano dal precariato e che, legittimamente, vogliono poter programmare il loro futuro e quello delle loro famiglie. Non è sopportabile che le risorse governative tardino ad arrivare causando problemi di equilibri familiari”.
“È una questione di giustizia sociale – aggiungono i rappresentanti leghisti – e anche di credibilità delle Istituzioni. Non è possibile rimanere insensibili di fronte al grido di dolore di lavoratori in difficoltà, che per intere stagioni sono rimasti in balia degli umori della politica. Lavoratori che hanno dimostrato impegno e senso del dovere e che meritano rispetto. È il momento – concludono – di dare delle risposte vere e non semplici proroghe che alimentano le tensioni e la sfiducia nello Stato”.