Serra. Caso canile, Barillari boccia l'”ennesima azione di rattoppo della maggioranza”

E’ arrivata a stretto giro di posta la replica di Alfredo Barillari, leader del Movimento civico “LiberaMente”, al sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone. Al centro della  querelle la delicata questione legata all'”emergenza randagismo” e, di conseguenza, alla necessità di dotarsi di un canile che aiuti a superare la difficoltà.  Il consigliere della minoranza, in principio, ricorda che in una delle prime sedute del Consiglio Comunale: “è stato sollevato il problema del randagismo e il consigliere di LiberaMente Cosimo Polito aveva sottolineato come l’offerta da parte dell’Amministrazione fosse troppo bassa affinché qualcuno accettasse di prendere in cura il servizio (quanto sarebbe stato utile rivedere la diretta streaming, negata dall’amministrazione…).
Nonostante ciò, la maggioranza ha continuato a pubblicare avvisi per un anno”.
“Inoltre – accusa Barillari – è rimasta insensibile alla richiesta di diversi cittadini che si sono organizzati autonomamente in raccolte di firme volte a segnalare il problema (non sono stati degnati neanche di un colloquio in Comune).
Il problema è tuttora irrisolto, nel frattempo i cittadini hanno dovuto subire dei disagi e molti animali sono stati avvelenati da incivili.
In tutto ciò, crediamo che la scelta migliore sarebbe stata quella di incentivare i diversi giovani del luogo da sempre attivi nei confronti degli animali abbandonati, a formare un cooperativa che potesse affrontare la problematica, creando così anche dei posti di lavoro part-time che avrebbero contribuito all’indotto locale.
Oppure, attuare campagne di sensibilizzazione all’adozione e alla cura dei cani in modo solidale; anche in questo caso, per un anno, il nulla.
Nel nostro programma, a tal riguardo, avevamo previsto strumenti di micro credito utili a incentivare tali iniziative.
Affidando il servizio all’esterno di Serra, il Comune comunque sborserà somme di denaro annuali calcolabili intorno ai 20.000 euro.
“Come vedete – rimarca l’esponente dell’opposizione – le proposte le facciamo, cosa diversa dai continui annunci del sindaco dell’on. Censore sulla stampa che pongono nello stesso calderone argomenti che viaggiano su binari diversi: cosa c’entra il debito inerente alla questione dei cani randagi con la risoluzione di una problematica che ad un anno di amministrazione, forse, vede uno spiraglio?
Prendiamo atto che, purtroppo ancora una volta, assistiamo all’ennesima azione di ‘rattoppo’ dell’emergenza senza notare alcuna idea programmatica che porterebbe sviluppo alla cittadina”.
“Continuando a navigare a vista, la ‘rinascita’ sbandierata – conclude amaramente Alfredo Barillari – sarà sempre più una chimera”.

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