Serra, all’ex consigliere Bruno Zaffino “il doppio della riparazione per ingiusta detenzione”

*di Bruno Vellone – Non solo assolto nel merito, ma meritevole di ottenere il doppio di quanto previsto per la riparazione da ingiusta detenzione. Finisce così uno dei casi giudiziari più eclatanti che aveva interessato la comunità civile e politica della cittadina della Certosa. Bruno Zaffino, ex assessore ed ex consigliere comunale nella maggioranza Pdl del sindaco Bruno Rosi, arrestato nell’ambito dell’operazione “Saggezza” condotta dalla DdA di Reggio Calabria, accusato di turbativa d’asta aggravata dalla modalità mafiosa, era stato successivamente assolto dal Tribunale di Locri “per non aver commesso il fatto” dimostrando la sua estraneità ai fatti contestati.

Ora una ordinanza della Corte d’Appello di Reggio Calabria gli riconosce il doppio di quanto previsto per la riparazione per ingiusta detenzione a seguito dei 105 giorni trascorsi in carcere. È la seconda volta che un simile fatto capita nella storia della Corte d’Appello reggina. A confermarlo è Romano Loielo, collaboratore dello studio legale “Albanese” di Siderno che ha assistito Zaffino nella causa innanzi ai giudici d’Appello. “Che il signor Bruno Zaffino abbia subito una grave ed ingiusta detenzione ce lo dicono le carte” ha confermato Romano Loielo. L’ordinanza prevede il doppio dei 235,82 euro per ogni giorno di carcere stabilito secondo i parametri di legge, e Zaffino ne ha fatti 105. Bruno Zaffino, dopo il suo arresto, era stato immediatamente sospeso dalla carica di consigliere comunale con apposito provvedimento da parte dell’allora Prefetto di Vibo Valentia Michele Di Bari. Era stato candidato alle Comunali del 2011 nella lista del Pdl che poi risultò vincente e fu tra i più votati (224 preferenze), un exploit di consensi grazie al quale venne nominato assessore dal neo sindaco Bruno Rosi. Alcuni mesi dopo, il 22 dicembre 2011, la fase idilliaca del dopo vittoria ebbe termine e Bruno Zaffino venne estromesso dalla Giunta per “il rilancio dell’attività amministrativa”. Una vicenda che potrebbe non finire qui, poiché, fanno sapere i suoi legali: “Non si comprende perché Bruno Zaffino, all’epoca dell’arresto consigliere comunale di maggioranza (Pdl), successivamente alla sua scarcerazione non sia mai stato reintegrato in Consiglio comunale. Anche quest’altro caso verrà affrontato prossimamente”.

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