“Serra al Centro”: “Insieme ai comitati e ai territori in difesa della salute”

“Difendere l’ospedale ‘San Bruno’ equivale a proteggere il diritto alla salute, che passa attraverso la difesa comune di tutti i nosocomi calabresi messi a rischio da una politica sanitaria inconcludente, che agli investimenti preferisce i tagli e che al dialogo coi territori abbraccia la politica della distanza”. 

Le esponenti del movimento “Serra al Centro” Maria Rosaria Franzè e Nensy Rachiele tornano a ribadire il concetto della necessità di difendere i presidi sanitari sul territorio e denunciano gli effetti della lontananza “che esiste tra i cittadini dell’entroterra vibonese, come Serra San Bruno ed il comprensorio delle Serre, e chi vive in zone più gradite alla politica sanitaria regionale, dove i servizi non sono caduti sotto la scure del piano di rientro prima e sotto quella del disinteresse dopo”. Per perseguire lo scopo della salvaguardia della sanità, per “una difesa del bene comune come quello della salute” è stata intrapresa “la strada della rete”. Si tratta di “una comunanza coi territori senza sanità per lottare insieme, incidere sulle scelte politiche per restituire ai cittadini quello che in termini di diritto alla salute è stato tolto negli ultimi anni dalla politica provinciale e regionale”. “In seguito all’incontro a Oppido Mamertina insieme ad altri comitati ed associazioni – sostengono Franzè e Rachiele – continuiamo a chiedere al Commissario straordinario alla sanità presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto che la riorganizzazione complessiva del sistema sanitario tenga conto delle reali esigenze delle comunità locali, predisponendo servizi e strumenti sanitari vitali per aree montane e disagiate altrimenti tagliate fuori dal diritto all’assistenza sanitaria. Che gli ospedali – aggiungono – vengano distribuiti equamente sul territorio regionale, rispettando gli standard previsti dalla legge, ma non trascurando le eccezioni importanti contemplate per completare l’offerta sanitaria, nelle aree di montagna quanto in quelle di costa”. Le esponenti rosa del gruppo chiedono ancora che “vengano accelerati gli iter per la realizzazione dei nuovi ospedali hub e per la riqualifica di spoke, ospedali di montagna, case di comunità, ospedali di comunità, centri operativi anche grazie all’ausilio dei fondi Pnrr, tenendo in considerazione delle esigenze reali dei vari territori” e che “si proceda all’assunzione di personale con lo sblocco dei concorsi e che si lavori per il raggiungimento dei Lea nel più breve tempo possibile”. Queste richieste sono “condivise dai vari comitati, associazioni e movimenti presenti all’iniziativa” e messe nero su bianco. “Noi di ‘Serra al Centro’ – concludono – saremo presenti ovunque si parlerà di sanità con iniziative che hanno a cuore le sorti dei a calabresi e del loro diritto alla salute”.

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