Serra, affondo di “In Movimento”: “Zero atti prodotti sul Psc, se l’Amministrazione è incapace deve dimettersi”

I componenti dell’associazione “In Movimento” Walter Lagrotteria e Francesco Tassone si sono recati nel competente ufficio comunale per ricevere “tutte le informazioni atte a verificare lo stato del procedimento per l’approvazione del Psc”.

“Arrivati in Comune alle 16 – spiegano i due esponenti politici – abbiamo trovato solo il personale dell’ufficio Urbanistica, che ci ha gentilmente e pazientemente ‘ospitato’ per il tempo che abbiamo potuto attendere ma del consigliere Galeano e degli amministratori nessuna traccia, cosa non insolita negli uffici comunali. Nonostante, l’attesa, di circa un’ora,  Galeano non si è fatto trovare e non ha neanche avuto la buona educazione di declinare direttamente l’invito o rinviarlo ad altra data come richiesto nell’articolo del 06 giugno, altro che ‘Inaudita altera parte’”.

Da qui nascono alcune domande: “Se non hanno nulla da nascondere e sono sicuri delle proprie ragioni e di quanto fatto, sempre se è stato fatto qualcosa, perché non si è presentato Galeano? Né lui, né altri di tutti questi attuali amministratori illuminati?”. E ancora: “Sono trascorsi circa due anni dall’insediamento della nuova amministrazione vorremmo sapere: a che punto è la procedura per la redazione e l’adozione del nuovo Psc”. Tale domanda è posta “nel nome di un interesse generale, non personale” e “la risposta è dovuta ‘alle Serresi e ai Serresi’ ai quali avete chiesto il voto e vi hanno votato (pari al 40% dei votanti, oggi in evidente calo) ma anche a chi, in maggior numero, non vi ha votati (che è un ben più numeroso, 60% dei votanti)”.

In particolare, Lagrotteria ricorda a Galeano che “non mi sono sottratto al giudizio dei cittadini ho ottenuto un consenso in voti maggiore di quello ‘dal di lui conseguito’, pur essendo candidato in una lista non vincente, giusto se questa, a suo dire, deve essere la discriminante alla tutela dei diritti dei cittadini…di tutti i cittadini, dei quali anche io peraltro faccio parte”.

Lagrotteria e Tassone sostengono che “chi è eletto, da sempre, deve rappresentare con impegno e dedizione, per quanto ne è capace, l’intera cittadina” e che “questo è un principio di correttezza istituzionale che dovrebbe esser chiaro a chi si propone per ricoprire tali ruoli, soprattutto se per i quattro anni precedenti ne ha fatto, a torto o ragione, un cavallo di battaglia”. “Crediamo sia utile – aggiungono – farsi dare qualche lezione da qualche luminare, scelto tra quelli vicini, possibilmente gli stessi ai quali si è richiesto l’aiutino. Questo, umilmente, lo consigliamo perché altrimenti si rischia di sembrare un amministratore ‘improvvisato’ e quanto mai inadeguato al ruolo svolto”.

Tornando al racconto strettamente connesso alla vicenda Psc, Lagrotteria afferma che “nell’attesa che Galeano, o qualcuno degli amministratori illuminati si presenti, scopro e leggo, su indicazione del dottor Tassone, che Galeano mi risponde su Facebook, come è solito fare di questi amministratori del cambiamento, con una sequela di tendenziose baggianate. Per altro chiaramente smentite dall’atto che egli stesso pubblica, che a questo punto credo, che egli stesso, non abbia letto o addirittura se lo ha fatto non lo ha ben compreso, basterebbe si sedesse con i tecnici comunali e così troverebbe di sicuro sollievo alla confusione che sembra affliggerlo.

È chiaro, leggendo il documento pubblicato – asserisce – che nel periodo, giugno 2016 – febbraio 2019, durante il quale ho avuto l’onore di esser amministratore di questa splendida cittadina, al contrario di quanto detto da Galeano, sia stata tanta e intensa l’attività svolta in poco più di sei mesi dall’insediamento, insieme ai tecnici comunali, per riavviare quelle che sono state le attività necessarie a far ripartire il procedimento amministrativo relativo al  Psc.

Legga con più attenzione, consigliere, la lettera pubblicata dove gli si dice che con delibera di Giunta comunale, quella di cui facevo parte, viene avviata, dopo 7 anni, una nuova Conferenza di Pianificazione per riavviare l’iter di approvazione del Piano. Altro che nulla di fatto, sia onesto prima di tutto con se stesso.

La delibera di giunta, di cui si parla, è la n. 36 del 13 marzo 2017. Leggerla oltre che chiarirle qualche dubbio potrebbe arricchirle la conoscenza dell’argomento. Imparerebbe, dal punto di vista della opportunità amministrativa e politica, che il lavoro fatto, da chi ti ha preceduto, va, se si possiedono le capacità, valutato, capito e se valido non va disperso. Ma per questo ci vuole umiltà, carattere e grande onestà intellettuale, cose di cui si avverte enorme carenza tra gli illuminati”.

“Dobbiamo dire – prosegue – che noi cittadini serresi, speranzosi, confidiamo tutti nella capacità amministrativa e nella volontà del Galeano.

Nella stessa lettera pubblicata da Galeano è chiaro che la scelta allora fatta dall’Amministrazione aveva una motivazione tecnica di opportunità normativa al fine di portare vantaggio all’Ente e ai serresi, vantaggio ancora in essere e che le suggerisco di farsi spiegare dagli uffici al fine di mantenerlo e non disperderlo, sarebbe una enorme iattura.

Ancora, della documentazione citata dalla Regione come parzialmente mancante e della quale viene richiesta integrazione potrebbe chiedere ai tecnici comunali e a quelli incaricati alla redazione del piano, che nei mesi a seguire hanno lavorato per integrarla secondo le indicazioni date della Regione in occasione di incontri di confronto tecnico-normativo con gli stessi tecnici”.

Lagrotteria fa notare che “i rilievi fatti nella lettera non sono una negazione della formulazione del Piano stesso ma una prima positiva valutazione di approvazione dell’impianto formulato e della proposta nel suo complesso, che, per onestà morale e correttezza istituzionale, devo dire, trova origine nei precedenti atti, quelli dal 2010 a seguire. Se la legge attentamente e senza pregiudizio alcuno si accorgerà che la stessa non è altro che un parere preliminare affinché il Comune potesse procedere con l’iter di formazione e approvazione del Piano, secondo quanto previsto dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02.

Inoltre, a dimostrazione di quanto detto, basterebbe che si facesse informare degli atti che gli stessi tecnici incaricati, su richiesta del commissario prefettizio, dottor Guerra, hanno consegnato all’Ente nel 2020 (principalmente tavole del R.E.U., atti fondamentali e propedeutici al prosieguo del procedimento di adozione del Psc).

Questo a dimostrazione che non è vero ciò che afferma Galeano, che probabilmente disconosce l’argomento di cui parla oppure, ancora peggio, mente sapendo di mentire”.

Quanto alla “promessa elettorale di approvare nel più breve tempo possibile il P.S.C. quale strumento fondamentale di programmazione dello sviluppo…(Programma elettorale di Liberamente)”, Lagrotteria rimarca che “ad oggi, trascorsi circa due anni, l’Amministrazione del cambiamento non ha prodotto un solo atto utile a completare il procedimento di adozione del Psc. Anzi al contrario, l’attuale Amministrazione si è resa, addirittura, destinataria di un sollecito ‘disperato’ da parte della Regione”.

“Perché il Galeano non pubblica – aggiunge ancora – lo invitiamo a farlo, la lettera del 20 maggio 2022 ricevuta dalla Regione, che scrive all’attuale Amministrazione degli Illuminati, invitandoli a procedere, entro dieci giorni, oramai già trascorsi abbondantemente, ‘ai successivi adempimenti previsti dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02’? Articolo che così recita: ‘Successivamente all’approvazione del Psc da parte del Consiglio comunale, una copia integrale del piano approvato è trasmessa alla Regione e alla Provincia secondo le modalità ed i tempi di cui all’articolo 8, comma 8, della presente legge. Il Psc ed il rapporto ambientale unitamente agli atti di cui all’articolo 17 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. sono depositati presso il Comune per la libera consultazione. L’avviso dell’avvenuta approvazione del piano e del suo deposito viene pubblicato sul Bur. Della stessa approvazione e avvenuto deposito è data altresì notizia con avviso su almeno un quotidiano a diffusione regionale’”.

“Ciò dimostra, in modo inequivocabile – secondo Lagrotteria – il contrario di ciò che lui, mentendo, afferma.

Perché Galeano non dice che della terna dei tecnici incaricati per la redazione del Psc, due si sono dimessi da tempo e ne rimane solo uno? Perché, Galeano, non dice che l’unico tecnico rimasto in carica, forse, è stato convocato e ascoltato solo successivamente al nostro intervento e cioè mercoledì mattina, 8 giugno.

Perché non dice, Galeano, che ad oggi ancora non hanno prodotto atti tesi alla sostituzione dei tecnici dimissionari. E ciò rende impossibile completare la redazione degli atti residuali necessari alla approvazione del Psc?

Galeano forse dimentica che, lui e gli illuminati, sono stati eletti per amministrare oggi e non per assillare la popolazione con le lagnanze di ciò, che a loro dire, non è stato fatto ieri. È finita oramai da tempo la campagna elettorale.

A Galeano diciamo che i fatti, quelli veri, stanno a zero…meglio a -1.

La verità è che visto il lavoro preparatorio svolto in occasione della convocazione della Conferenza di Pianificazione del 2017 e quello successivamente fatto nei mesi a seguire sino al 2018 e successivamente nel 2020 con la consegna delle tavole del R.E.U. al commissario prefettizio, previa integrazione di alcuni elaborati tecnici peraltro già in parte predisposti, informiamo Galeano che  il Psc è pronto da portare in Consiglio comunale per l’approvazione e la successiva pubblicazione per la libera consultazione da parte dei cittadini serresi.

Quindi visto che sono oramai trascorsi circa due anni, di riposo, dalla vostra elezione e avete tanta voglia di lavorare, datevi da fare, entro il 2022 il Psc può essere approvato e adottato, significherebbe tanto per i serresi e anche per le casse dell’Ente”.

“Se Galeano o altri tra gli illuminati – asseriscono Lagrotteria e Tassone – volessero avere un confronto sull’argomento al solo fine di portare a termine un procedimento così importante per Serra e i serresi noi siamo a vostra disposizione, come già detto, a confrontarci già da domani ma onde evitare di scomodare i principi del foro, la cui espressione latina meriterebbe miglior approfondimento, rimaniamo in attesa di ricevere in quanto cittadini, riteniamo anche sufficientemente rappresentativi, data e ora dell’incontro per un costruttivo e fattivo confronto nell’interesse della comunità”.

L’attacco politico si rinvigorisce e si estende ad altri temi: “Basta trovare scuse nel passato, conoscevate bene le problematiche, vi siete candidati, dopo quattro anni di opposizione, proponendo un programma con il quale dicevate di avere chiare le problematiche e allo stesso tempo avete detto di avere le soluzioni a tutto e su quello avete chiesto il voto.

Oggi siete amministratori del cambiamento è ciò su cui dovete misurarvi non è quello che è stato ma ciò che sarà il vostro operato, basta lagne non siete opposizione ma siete la maggioranza di amministrazione, dovete ai Serresi solo soluzioni…quelle promesse.

Ad oggi: Dissesto, Sanità, Viabilità, Rifiuti, Acqua, Riorganizzazione degli Uffici Comunali e Psc sono prova evidente della vostra incapacità amministrativa. 

Pertanto – è la conclusione – o dimostrate di essere all’altezza di dare risposte concrete e valide ai cittadini oppure dimettetevi risparmiando ulteriori disagi a coloro i quali dite di voler bene: ‘alle Serresi e ai Serresi’”.

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