
“ ‘Ndi lu pagati lu coccalu?”. È questa la frase pronunciata dai bambini una volta aperte le porte delle case poste nelle vicinanze del plesso scolastico “Nazzareno Carchidi”. L’idea è stata quella di rivivere un’antica tradizione sottolineando le diversità rispetto all’americana “Festa di Halloween”. Gli ultimi giorni hanno infatti aperto un dibattito paesano fra chi vede in Halloween semplicemente un momento di divertimento e chi invece preferisce mantenere intatte le originarie usanze serresi. Alcuni studenti hanno indossato vestiario e maschere a tema, altri hanno optato per abiti che rievocavano la prima parte del secolo scorso. Dotati di “coccalu” vero e proprio, di zucche e lanterne costruite con materiale cartaceo hanno fatto visita ad alcune abitazioni ricevendo caramelle e cioccolatini. Poi, rientrati a scuola, hanno gioiosamente cantato e recitato filastrocche, festeggiando con dolci e biscotti preparati con affetto dai genitori.
Alla manifestazione ha preso parte anche la delegata comunale alla Cultura e all’Istruzione Brunella Albano.
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