
Nella spettacolare cornice dei Chiostri di Sant’Eustorgio, a Milano, si è svolta lunedì scorso, la prima edizione di “MABELLAfest – Il Festival dell’Estetista”, un evento che ha segnato il coronamento di un percorso di riconoscimento della professione di estetista, iniziato oltre trent’anni fa con la promulgazione della Legge 1/90 e tracciato da numerose conquiste che hanno cambiato la percezione del suo ruolo nella società.
Accanto a tanti professionisti del settore, erano presenti presenti aziende selezionate, riconosciute a livello nazionale e internazionale per gli elevati standard di qualità, sicurezza e affidabilità, ma anche portatrici di valori e di etica nel business, con l’obiettivo comune di promuovere e sostenere l’evoluzione dell’estetista.
“MABELLAfest, inoltre, ha ospitato la prima edizione del Premio Mabella, il primo premio dedicato esclusivamente all’estetista che intende celebrare e dare valore alla professionalità di chi si adopera per contribuire al benessere e alla felicità delle persone attraverso l’esperienza umana della bellezza.
Tra i vari ospiti anche il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, che ha sottolineato l’importanza dell’imprenditoria femminile e della bellezza che crea valore.
Prestigioso il secondo posto ottenuto da Maria Staltari, titolare del Centro estetico Beautè a Serra San Bruno, nella categoria “Innovazione e genialità per un’estetica evoluta” preceduta solo da una collega della città di Lucca.
Evidente il senso di soddisfazione nelle sue parole: “questo riconoscimento – ha commentato Staltari – è la dimostrazione che il successo non è solo frutto di momenti di genio, ma si costruisce giorno dopo giorno, attraverso l’impegno, la disciplina e la fatica. Si tratta di un apprezzamento alla mia crescita professionale iniziata con il fitness, dopo un percorso universitario, seguito dall’interesse per l’estetica evoluta e consolidato da un corso regionale professionalizzante, per approdare poi al benessere come titolare di palestra prima e di un Centro estetico dopo a Serra San Bruno”.
Il traguardo è dunque motivo di “immensa gioia ed emozione” che Staltari intende “condividere con chi, in tutti questi anni, mi ha seguito, riconosciuto, sostenuto, apprezzato e voluto bene”.

