
Particolarmente alta è l’attenzione quotidianamente posta nei confronti delle vittime di violenza di genere che in questo momento di permanenza domiciliare obbligata possono risultare ancor più esposte a vessazioni ed è grazie alla prontezza dei poliziotti in strada che un nuovo significativo risultato è stato realizzato su questo fronte, ponendo al sicuro una donna che aveva richiesto aiuto dopo essere stata violentemente picchiata dal marito e dal figlio.
La vittima, una volta riuscita a fuggire di casa, a Reggio Calabria, ha telefonato al 113 riferendo di aver subito le violenze e di aver trovato riparo in strada, nascondendosi dietro un’automobile parcheggiata.
Immediatamente sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che hanno raggiunto il luogo indicato e trovato la donna, che presentava vistose ecchimosi sul collo e sul volto, e con voce tremante si è lasciata andare ad un lungo pianto raccontando dell’ultimo di una serie di analoghi episodi di violenza subita di cui già in passato era stata vittima. Fino a quel momento aveva creduto di salvare la pace familiare non denunciando quanto accadeva tra le mura domestiche.
Al grave episodio di violenza aveva assistito anche il figlio minorenne che ha tentato di aiutarla, ma era stato spinto violentemente per terra dal padre riportando una lesione al gomito sinistro; il ragazzo si era poi allontanato da casa, scappando e rifugiandosi presso l’abitazione di una zia residente a poca distanza.
Considerata la gravità dei fatti interrotti solo grazie al pronto intervento dei poliziotti e la pericolosità della condotta degli autori del reato, già gravati da numerosi precedenti penali, questi ultimi sono stati tratti in arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Il Giudice delle Indagini Preliminari ha convalidato il provvedimento di polizia ed emesso ordinanza cautelare per entrambi i responsabili, disponendo l’immediato allontanamento dalla casa familiare, il divieto di farvi rientro, il divieto di avvicinamento alla parte offesa ed a tutti i luoghi frequentati dalla stessa, nonché il divieto di contattarla con ogni mezzo ed arrecarle qualsiasi molestia.