Presa di posizione del presidente della Regione Mario Oliverio in merito all’esposto del commissario ad acta per il Piano di rientro sanitario Massimo Scura. “Ho appreso in data odierna dagli organi d’informazione – spiega il governatore – dell’esposto del commissario ad acta Massimo Scura prodotto presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, per denunciare tutti gli ‘attori’ di una vicenda volta ad impedire, a suo dire, la pubblicazione dell’ormai famoso DCA n. 50/17. Da quanto riportato dalla stampa, sembrerebbe che il rappresentante delle istituzioni centrali, Scura, se la sia presa con la Regione, con il suo subcommissario Andrea Urbani e, cosa ancor più grave, con i due Ministeri della Salute e delle Finanze, nelle persone dei loro rappresentanti al Tavolo di verifica degli adempimenti connessi al Piano di rientro. L’altra novità – prosegue – anche questa appresa in data odierna, è costituita dalla proposta che Urbani ha trasmesso al commissario Scura ed al dirigente del Dipartimento Tutela della Salute, Riccardo Fatarella, con cui, mantenendo sempre lo stesso volume di assunzioni del DCA n. 50/17, si supererebbero alcune criticità evidenziate dal Tavolo di verifica interministeriale che, evidentemente, hanno inciso in maniera sostanziale sull’iter del medesimo provvedimento. Alla luce della nuova proposta avanzata da Urbani si appalesa in modo chiaro lo scontro interno alla struttura commissariale che registra in queste ore, preoccupanti ulteriori riflessi negativi sulla già martoriata realtà sanitaria calabrese. Le ultime interlocuzioni del commissario Scura, infatti, non fanno altro che aggravare ancor di più questo intollerabile stato di cose. È evidente che la sostenibilità degli atti commissariali è condizione indispensabile per superare le già evidenziate criticità da parte del Tavolo interministeriale di verifica.
Quel che non è più sopportabile – rimarca infine il presidente Oliverio – è perseverare in tale situazione in cui la Calabria e i calabresi continuano a pagare sulla propria pelle una gestione commissariale fallimentare della quale il Governo deve definitivamente prendere atto”.
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