
“È giunta la notizia tanto attesa: il piano di riordino della rete ospedaliera che prevedeva la trasformazione del nostro presidio in ospedale territoriale con conseguente perdita dei posti letto per acuti e la riduzione del Pronto soccorso in Punto di primo intervento h12, non avrà più seguito”.
Il Comitato “San Bruno” annuncia novità importanti e spiega il significato delle evoluzioni che si sono concretizzate venerdì quando “la struttura commissariale della Regione Calabria, in seguito a disposizioni ministeriali, ha annunciato che dovrà rivedere e adottare un nuovo piano di riordino della rete ospedaliera”, come affermato dal gruppo a difesa del nosocomio “nei primi giorni di maggio”.
Il Comitato “San Bruno” ritiene quindi vicina la vittoria ottenuta con “le nostre manifestazioni, le proteste, i ricorsi al Tar”, anche perché “il nuovo Piano dovrà attenersi al Decreto ministeriale n° 70 del 2015 che ha relegato il nostro nosocomio ‘ospedale di zona disagiata’”.
Il Comitato spiega poi che “il silenzio stampa degli ultimi mesi non è stato figlio di un nostro mancato impegno, anzi, si è lavorato su tanti fronti mantenendo alta l’attenzione con la nostra presenza periodica nella sede dell’Asp di Vibo, e si sono ottenuti diversi risultati, dalla progettazione della camera calda del nostro Pronto soccorso all’imminente arrivo di ulteriori 4 medici cubani specialisti dell’area Emergenza-Urgenza, l’arrivo di ulteriori attrezzature per il Pronto soccorso, l’aver scongiurato la chiusura temporanea dell’ambulatorio chirurgico nel periodo estivo”.
C’è infine una promessa per il domani: “il nostro impegno continuerà ad essere costante, il dialogo con i vertici dell’Asp vibonese è continuo, l’attenzione al nuovo DCA sarà altissima. Noi non molliamo, il futuro del comprensorio coincide con la salvaguardia del nostro diritto alla salute”.