Rsa di Torano, Melicchio: “La magistratura faccia chiarezza, ma ora si limiti l’allargamento dei contagi ai residenti dei comuni limitrofi”

“La Regione Calabria ha emulato la Giunta lombarda gestendo in maniera disastrosa i casi accaduti in Rsa come quelle di Torano Castello e di Chiaravalle”.

È quanto afferma il deputato Alessandro Melicchio, secondo il quale “non sono affatto chiare le procedure attuate e se ci siano state ingerenze politiche che non dovevano esserci oppure disparità di trattamento tra le due strutture”. Le elezioni regionali d’altronde – sostiene l’esponente del Movimento 5 Stelle – risalgono a pochissimi mesi fa e tutti sapevano delle indicazioni di voto provenienti dalla proprietà di Villa Torano. Non mi aspettavo politiche diverse, quindi, dalle solite vecchie logiche che hanno affossato la nostra regione e resto amareggiato dalla scelta che i calabresi hanno fatto di affidare nuovamente, nonostante le vergognose precedenti amministrazioni, la gestione della nostra regione a chi ha fatto scempio, in passato, della sanità regionale. Chiederemo l’intervento della magistratura per verificare e far luce su quanto è accaduto e sta accadendo. Non ci resta che affidarci di nuovo alla giustizia, avendo perso, un’altra volta, l’occasione di avere nella nostra regione una politica diversa”. Prosegue il deputato cosentino del MoVimento 5 Stelle: “Leggo di altre procure, come quella di Cremona, che hanno costituito un pool di Pm per un’indagine conoscitiva, cioè senza titolo di reato e a carico di ignoti, sulle Rsa. È ormai chiaro che la gestione dell’emergenza in queste strutture – continua il pentastellato – resta un problema enorme ed irrisolto, adesso che potremmo avviarci verso un allentamento delle restrizioni dopo il lungo periodo di quarantena che tutti i cittadini hanno cercato di osservare. Faccio un appello anche ai sindaci ad emanare i dovuti provvedimenti di isolamento domiciliare obbligatorio anche per chi ha avuto contatti o condizioni di promiscuità con i positivi, non solo per coloro direttamente coinvolti. L’isolamento è l’unica soluzione – conclude Melicchio – e le autorità comunali, responsabili della salute pubblica sul proprio territorio, non devono avere timore di emettere provvedimenti di quarantena obbligatoria quando necessario”.

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