
“Alla fine la montagna ha partorito il topolino: il tanto agognato Consiglio Comunale aperto, sollecitato da più parti e che presentava, tra i due punti all’ordine del giorno, la controversa vicenda dei brogli elettorali, è finito ancora una volta – commenta con delusione Francesca Rogolino socio fondatore di ‘Impegno e Identità’ – tra polemiche e vibrate proteste.
Un tema così sentito e cruciale per la democrazia e la legalità nella nostra città avrebbe dovuto beneficiare di maggiore attenzione e di una organizzazione adeguata.
“Non vogliamo pregiudizialmente criticare la maggioranza consiliare, ma dopo aver atteso tanto tempo per la convocazione, sarebbe stato opportuno – osserva la rappresentante del Movimento condotto da Angela Marcianò- che le previste limitazioni, dovute alle norme imposte dai protocolli anti contagio Covid-19, inducessero ad individuare una location diversa e con una capacità ricettiva più ampia.
Che senso ha indire un Consiglio Comunale aperto e poi impedirne, seppur per ragioni comprensibili, la partecipazione a coloro che avrebbero voluto seguirne i lavori? Questa la mia esperienza personale e di numerose altre persone alle quali è stato riservato lo stesso trattamento.
È fuori di dubbio che la maggioranza di Palazzo San Giorgio abbia perso un’occasione davvero preziosa per riaprire un dialogo con la cittadinanza. Le giustificazioni addotte da parte di importanti esponenti consiliari non possono trovare consenso tra la gente che vuole comprendere fino a che punto le Istituzioni della nostra città si muovono avendo realmente a cuore la supremazia della Legge”.
“Che l’inchiesta brogli sia bipartisan come asserito dal Sindaco facente funzioni poco importa, rimane il fatto – è il pensiero riassuntivo di Francesca Rogolino- un leale confronto tra le parti, alla presenza della cittadinanza, avrebbe certamente giovato alla democrazia e ridato fiducia all’intera collettività, ormai logorata dalle note vicende giudiziarie”.