
Nell’estate delle tragedie, almeno una storia si conclude in maniera positiva. Cosimo Zaffino, dopo un giorno e mezzo di fiato sospeso, è stato ritrovato intorno alle 18 dai familiari, da una squadra composta da volontari e dalle guardie ecozoofile in un terreno di sua proprietà in località Rosarella e condotto dai Carabinieri. Sta bene, ora i militari provvederanno a sottoporgli le domande del caso.
Finisce, dunque, la paura dei parenti, dopo un allontanamento che aveva suscitato sgomento in tutto il circondario anche per via del biglietto lasciato a casa, in cui il 40enne esprimeva affetto soprattutto per la madre e per il figlio (leggi qui e qui). In queste ore terribili e lunghissime, Serra San Bruno ha temuto il peggio, ha pensato che le negatività avessero potuto prevalere. Le ricerche, condotte dalle forze dell’ordine anche con l’ausilio di un elicottero e delle unità ippomontate, non avevano nelle prime battute prodotto i risultati sperati. Poi, gli avvistamenti e le prime tracce avevano squarciato il velo di timore ed aperto la strada della speranza. Nel tardo pomeriggio di oggi l’epilogo, che fa tornare il sereno. Tanti aspetti restano da chiarire in questa storia, ma per essi ci sarà tempo e modo.