
“Apprendo che il commissario dell’Asp avrebbe dichiarato di inserire all’interno del nuovo piano di dimensionamento un criterio improvvisato che non avrebbe alcun tipo di pertinenza con le esigenze sanitarie dei comuni. Una sorta di proprietà commutativa all’interno della quale si cambiano gli addendi ma la somma non cambia”.
Il sindaco di Capistrano Marco Martino insiste sulla tematica della riorganizzazione delle guardie mediche e guarda con preoccupazione a quanto potrebbe accadere, sostenendo di essere meravigliato su “come si possa fantasticare sui problemi dei territori in particolare modo quelli di pertinenza salutistica”. Il primo cittadino premette di “attendere pazientemente la Conferenza dei sindaci all’interno della quale si potrà difendere democraticamente il sacrosanto diritto alla salute per i miei concittadini con criteri fondanti e non attraverso congetture futili e fantasiose” e spiega che “se proprio si volesse parlare di criteri, dovrebbero essere caratterizzati dall’agevolare le comunità che hanno la presenza maggiore di soggetti anziani e di fasce deboli, la distanza o l’assenza di nosocomi”.
Martino teme, però, che “l’obiettivo sia quello di dare un colpo netto, l’ennesimo, ai servizi di sanità pubblica”. “Confido nella buona coscienza dei colleghi sindaci – aggiunge – ai quali chiedo vivamente di fare fronte comune evitando così ogni tipo di deupaperamento dei servizi territoriali. È essenziale offrire il nostro supporto alle entità territoriali evitando azioni disgreganti che non farebbero altro che indebolirci. A Giuliano chiedo di uscire dagli uffici dell’Asp, recarsi nei territori attenzionati nel precedente Atto aziendale e verificare lo stato di necessità dei luoghi, dei soggetti facenti parte e della realtà in cui si vive. Solo così – conclude – si avrà la percezione ed il convincimento di queste mie memorie”.