Richiamo ai sacerdoti per le “processioni-passerelle”, Vallone: “Bene il vescovo Renzo, diamo un autentico valore alla fede”

“Non possiamo restare indifferenti dinnanzi a questi fenomeni sbagliati di spiritualità popolare e fraintendimenti che si sono consumati in alcuni dei nostri paesini del vibonese negli ultimi giorni: sembra di fare un ritorno nel Medioevo e non possiamo ancora oggi vivere un oscurantismo medievale così massiccio”.

È quanto afferma l’assessore alla Cultura di Parghelia Gabriele Vallone commentando richiamo del vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo ai sacerdoti, in particolare ad alcuni di essi, con il quale lo stesso vescovo ha invitato a dire “basta processioni trasformate in passerelle”.
Vallone mira a “dare un vero ed autentico valore al Sacro e alla fede” e concorda pienamente “con la reprimenda del vescovo fatta ad alcuni sacerdoti; meno processioni a volte inutili e più evangelizzazione, diamo un significato concreto ed essenziale alla nostra pietà popolare e alle tradizioni della nostra bellissima terra”. “Il nostro vescovo – prosegue – sta cercando in effetti, di far cogliere sia ai fedeli che agli stessi prelati il bello della “Pietas” che di certo non si può svuotare attraverso manifestazioni prive di significato e quasi aggiungerei profane; la pietà popolare è un argomento serio e delicato, non può essere assolutamente banalizzato o ridicolizzato in questo modo, essa infatti riveste un importanza fondamentale, è autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del popolo di dio. Nella pietà popolare si può cogliere la modalità in cui la fede ricevuta si è incarnata in una cultura, in un popolo, e continua vivamente a trasmettersi. Paolo VI spiegava che la pietà popolare ‘manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere. Essa non è vuota di contenuti, bensì li scopre e li esprime più mediante la via simbolica; certamente in essa è contenuta una forza attivamente evangelizzatrice che non possiamo sottovalutare, né tanto meno ridicolizzare finendo poi sui giornali, o creando addirittura fenomeni da baraccone; le espressioni della pietà popolare sono cariche di fede ed hanno molto da insegnarci’”.
Vallone riflette ulteriormente: “al tempo di una pandemia come questa che stiamo affrontando cominciamo a sanificare anche le nostre processioni, la nostra pietà popolare!
Pertanto, sono pienamente d’accordo col vescovo Renzo, vescovo che tra l’altro da molto tempo è sempre attento e vigile nel delicato contesto delle nostre processioni, processioni che a volte diventano manifestazioni di altro genere e non certamente di autentica fede e devozione. Condivido pienamente – conclude – la posizione del vescovo ed esprimo inoltre di vero cuore la mia vicinanza, il mio appoggio e tutta la mia gratitudine al Vescovo Luigi Renzo, non solo da amministratore comunale, e dunque in qualità di rappresentante istituzionale – laico, ma soprattutto come fedele che appartiene attivamente alla chiesa locale, diocesana”.

Contenuti correlati