Rammarico e voglia di riscatto montano tra i sindacalisti dopo le dimissioni di Rogolino dal vertice regionale di Fast Confsal

“Abbiamo saputo, attraverso i social e attraverso molti nostri colleghi che in questi giorni – scrivono in una lettera aperta Rocco Ferrinda e Francesco Iaria, rispettivamente Segretario Regionale Amministrativo SLM Fast Confsal Calabria, nonché RSU/RLS Infrastrutture ed ex Responsabile Circolazione RFI Calabria Fast Confsal SLM – il Segretario Generale della Fast Confsal Calabria sarebbe dimissionario dalla suddetta organizzazione sindacale.


Ci rammarichiamo pensare che un sindacalista della portata del Vincenzo Rogolino possa autoescludersi
dall’attività sindacale calabrese (ricorrendo anche a un ricorso giudiziario?)
Intere pagine di storia sindacale infrastrutturale della Calabria (basta citare la nascita dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto) portano la sua firma.
Ci rammarichiamo anche dell’uscita del Segretario Regionale Aggiunto SLM Fast Confsal Giovanni Marullo, uomo di punta del sindacalismo nel settore autoferrotranvieri, che ha abbandonato il sindacato con oltre centoventi iscritti. Sì, perché anche noi che sottoscriviamo questa nota ( Ferrinda e Iaria) usciamo, ancora prima del dottor Rogolino da quel sindacato. Maltrattati, bistrattati e senza uno straccio di riconoscenza da parte dei responsabili, anzi subendo un’ingiustizia che pensare possa nascere in seno a un sindacato fa venire i brividi. Un’ingiustizia che neppure il ricorso al Collegio dei probiviri ha sanato”. “Siamo andati via – fanno sapere i due estensori della missiva – e non da soli, già dal mese di ottobre, disdettandoci alla data del 31 dicembre 2022 da quel sindacato, dalla FAST CONFSAL SLM Ferrovie. Entrambi, rispettivamente, con incarichi importanti come quello di Segretario Amministrativo, RSU ed RLS e quello di Responsabile regionale SLM Fast Confsal Calabria RFI Circolazione. Dicevamo di aver subito palesi violazioni statutarie e regolamentari. Non vogliamo entrare nei particolari, siamo alquanto nauseati, non ci interessa farlo, abbiamo solo voluto ribadire alcune verità falsate con maldicenze e poco scaltre giustificazioni.
Vogliamo, invece, appellarci pure agli autoferrotranvieri delle FdC che in numero importante e sempre per le stesse motivazioni hanno abbandonato l’SLM Fast Confsal per grave incompatibilità col segretario SLM (ferrovieri) Fast Calabria e per l’assenza di interventi da parte del Segretario Nazionale e di quello Generale. Questi ultimi entrambi zitti su molti argomenti sui quali avrebbero dovuto intervenire celermente. Nessun tentativo serio per bloccare Marullo e i suoi oltre centoventi iscritti a non abbandonare l’SLM FAST Calabria. Un disinteresse dei due segretari, quello Nazionale e quello Generale, che fanno pensare a male, tale atteggiamento farebbe pensare che a essere indesiderati eravamo noi che chiedevamo trasparenza e il rispetto delle normative sindacali. Oggi siamo tutti fuori da quel sindacato e apprendere che il dottor Rogolino, seppure a distanza di tempo dalla nostra uscita, ha fatto la stessa
scelta ci rammarica, ma conferma la bontà delle nostre ragioni. Ci chiedevamo come il dottor Rogolino potesse stare in quella organizzazione, eravamo convinti, avendo avuto modo di conoscerlo, che sarebbe prima o poi successo. Siamo usciti, ribadiamo, dalla Fast Confsal SLM perché in contrasto col Segretario SLM Ferrovieri Calabria e con i Segretari Nazionali FAST CONFSAL e SLM FAST CONFSAL, non certamente per contrasti col dottor Rogolino, che riteniamo persona perbene e da noi apprezzata. Per questo lanciamo pubblicamente un appello, allo stesso, affinché ci si incontri e si pensi di realizzare qualcosa di diverso tutti insieme. Siamo in tanti: ferrovieri, pensionati, ma anche oltre centoventi autoferrotranvieri delle FdC tutti disdettati dalla SLM Fast Confsal Calabria che con Giovanni Marullo, anche lui già
Segretario Regionale Aggiunto, potrebbero costituire un’alternativa fatta da sana giustizia sociale e sindacale mettendo da parte gli interessi e i comparati sotto banco. Noi siamo pronti a lavorare al suo fianco, con Marullo e insieme a tutti gli altri che via via lasceranno quel sindacato. Non ci disperdiamo, non rinunciamo alla opportunità di riscatto”. “Se lo ritenete opportuno – è la sollecitazione che arriva in conclusione – e pensate sia possibile un progetto unitario oppure anche la sola collaborazione, Vi invitiamo a darci un segnale concreto. Grazie. Viva il sindacato Ver Libero e Democratico”.

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