Questione sociale e sviluppo inclusivo al centro del convegno dei “Liberi e forti”

Il Laboratorio di Idee “La Nuova Frontiera dei Liberi e Forti” continua a diffondersi in tutta la Calabria. Approda a Cosenza, inaugurando il locale circolo – presieduto da Maurizio Misasi – con un convegno il cui tema è già il suo volto e il volto dei suoi Dirigenti. Fuori dalla politica, ma “per” la politica, mercoledì 5 luglio sarà una bell’occasione per ascoltare uno spaccato dell’etica che colora i principi statutari del Movimento a partire dall’amore per la propria Terra di un gruppo di “gente per bene”, “lontana anni luce da ogni personalismo, animata esclusivamente dal desiderio di ledere il dolore che attanaglia a queste latitudini i troppi poveri, i troppi disoccupati, i giovani senza futuro, i fuggitivi e le mamme disperate”. Lo si farà discettando su Don Carlo De Cardona, magnifico calabrese che sostanziò il suo operato ponendo come colonna di sostegno della politica il tema del lavoro e gli strumenti necessari perché un lavoro l’avessero tutti, quindi una dignità sociale. Il dibattito sarà presieduto da Ermanno Cribari, portavoce provinciale, il quale inizierà i lavori presentando il movimento e leggendo gli auguri giunti da politici di diversa estrazione, a riprova che “I Liberi e Forti” nel loro genoma si aprono al confronto di quanti con esso vogliono collaborare per creare fatti di sviluppo, senza alcun veto precostituito. Il saluto della Città sarà portato dal sindaco Mario Occhiuto; Carmela Dromi, presidente dell’Associazione “Sinergie culturali”, entrerà nel vivo della tematica, discettando su Don Carlo De Cardona e, a seguire, Maurizio Misasi, presidente del Circolo cosentino, occuperà lo spazio centrale dell’evento esponendo la sua relazione che abbraccerà temi più squisitamente politici. Le conclusioni saranno affidate al presidente del movimento e laboratorio di idee “La Nuova Frontiera dei Liberi e Forti”, Pino Campisi. Al termine del convegno sarà presentata la proposta di legge, promossa dai “Liberi e Forti”, per l’istituzione di una borsa di studio intitolata a Don Carlo De Cardona.

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