Provincia di Vibo Valentia, il segretario generale Cesare Pelaia va in pensione e saluta i dipendenti

Il segretario generale della Provincia di Vibo Valentia, Cesare Pelaia, va in pensione dopo quasi quarant’anni di attività lavorativa nella Pubblica amministrazione. Pelaia, si è congedato dall’Ente intermedio vibonese sottoscrivendo, assieme ai rappresentanti sindacali, il Contratto collettivo decentrato integrativo, inerente agli anni 2015 e 2016.
Un atto amministrativo significativo, in quanto disciplina le modalità di utilizzo delle risorse economiche destinate all’incentivazione delle politiche di produttività e sviluppo del personale in organico. Pelaia, inoltre, ha indirizzato ai lavoratori della Provincia di Vibo Valentia la seguente missiva:
“Carissima/o,
nel momento in cui volge al termine la mia attività professionale quasi quarantennale la mente mi riporta a quando, praticamente ragazzino, ho cominciato questa ‘avventura’, nel corso della quale ho conosciuto moltissime persone, tra le quali tu, dipendente della Provincia di Vibo, ultimo (solo in senso temporale) tra i tantissimi dipendenti pubblici che ho avuto l’onore (ma anche l’onere) di dirigere.
Il mio cammino è stato lungo, costellato di problemi (tanti quelli che affliggevano ed affliggono gli enti locali e sanitari calabresi), difficile, ma esaltante.
Esaltante soprattutto perché mi ha consentito di conoscere tante persone, ciascuna con il suo modo di essere, con i suoi problemi di lavoro e familiari, con il suo modo di approcciarsi al servizio in favore della collettività, che è il comune denominatore dell’attività di tutti noi.
Il mio pensiero va a chi non è più tra noi, a tutti quelli che ho conosciuto in questi 40 anni e che un destino amaro ha per sempre allontanato.
Tra questi un ricordo particolarmente sentito va a Gigi Colaci: un saluto a lui ed alla sua famiglia.
Un saluto a te, dipendente della Provincia di Vibo, che, desolato tra i tanti desolati per la mancanza di lavoro, affronti quotidianamente il tuo impegno nonostante una situazione di estrema difficoltà dell’Ente, specie nella mancata regolarità nel pagamento degli stipendi.
Nonostante ciò e consapevole delle conseguenze per la tua famiglia, sono certo che il tuo impegno quotidiano sarà sempre uguale, nella considerazione di un interesse pubblico superiore e con l’auspicio che tale stato di difficoltà venga presto superato.
Tanto è stato fatto in questi anni, io non ho lesinato gli sforzi, pur nella consapevolezza delle carenze e degli errori umani, ma tanto ancora resta da fare.
Insieme, tutti voi, ce la farete.
Questo è il mio augurio”.

 

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