
“Apprendiamo con viva soddisfazione – dichiara Vincenzo Rogolino, Segretario Confederale OrSa Calabria – che un gruppo di lavoratori e sindacalisti del Porto di Gioia Tauro, imputati di blocco autostradale e omesso preavviso al Questore, dopo un iter processuale durato alcuni anni, finalmente sono stati prosciolti dalle accuse”.
In particolare la Segreteria Confederale OrSA Calabria, nel ringraziare: “L’impegno assunto dall’avvocato Domenico Ascrizzi che ha sostenuto con determinazione e professionalità le tesi di alcuni dei lavoratori coinvolti, esprime la propria vicinanza e il proprio sostegno al Segretario nazionale OrSA Porti Domenico Macri che, insieme ad altri lavoratori e sindacalisti, tra i quali Antonio Startari, fu accusato di gravi reati contro la libera circolazione rischiando pene molto severe. In definitiva, il 14 Aprile 2017 fu indetta una manifestazione contro il licenziamento di 377 operai del Porto di Gioia Tauro da parte della MCT Terminalista, alla quale parteciparono centinaia di lavoratori che finirono per occupare, a detta dell’accusa, la sede autostradale”.
“L’OrSA Calabria, che mi onoro di rappresentare, auspica – è questa la speranza coltivata da Vincenzo Rogolino – per il futuro maggiore dialogo e meno atti discriminatori da parte degli attori principali dell’Area Portuale di Gioia Tauro (dalla AdSP alla MCT), che possono creare condizioni di attrito tra le maestranze e la parte datoriale con grave nocumento all’intero territorio.
Gioia Tauro col suo porto e l’intera Calabria produttiva non possono perdersi nei meandri giudiziari o scioperaioli né, tantomeno, la magistratura può diventare il centro della soluzione per problematiche sociali e sindacali spesso superabili con un atto di responsabilità e buonsenso reciproco”.