Mettere insieme il saper fare, la tradizione, la determinazione, l’intuito e la genuinità calabrese. La ricetta semplice eppure difficilissima da realizzare a queste latitudini è quella elaborata e messa in pratica da Ivano Trombino e Vincenzo Grenci, artigiani locali con lo sguardo lontano che, nell’hotel “La Fontanella” di Spadola, sono stati protagonisti dell’evento, presentato da Antonio Zaffino, “Botaniche, segreti e alchimie”.
Esperienze e radici diverse, ma con in comune uno spirito d’imprenditoria ed amore per la propria “arte”, i due “maestri” sono andati oltre gli ostacoli presenti nel territorio in questa fase storica.
Produttore di liquori rurali nel Vecchio Magazzino Doganale il primo, creatore di originali pipe il secondo, riflettono una cultura identitaria ed una passione unica che li hanno spinti a diventare un punto di riferimento per chi cerca “specialità calabresi”.
Trombino ha conservato la tradizione ed i metodi di lavorazione artigianali del nonno Egidio: lavora solo prodotti agricoli freschi secondo i tempi di maturazione delle botaniche, che vengono raccolte a mano e sempre a mano vengono macinate, utilizzando coltello o mortaio. Punta, allo stesso tempo, sull’innovazione sui mercati esteri con prodotti nuovi e carichi di fascino.
Vincenzo Grenci ha continuato a coltivare lo stile del maestro Domenico (insignito Cavaliere della Repubblica nel 1997 dal Presidente Sandro Pertini), custode dei segreti della “erica arborea”, radica di Calabria, utilizzata per creare le sue pregiate pipe tutte naturali a finitura liscia, senza essere tinte ma solo rifinite a cera, apprezzate nel mondo dai veri intenditori.
Un lavoro paziente quello che richiede l’intaglio manuale, ma che ha dato soddisfazione al sapiente artigiano ma anche ai più esigenti “degustatori-intenditori” di tabacco.