
“Quando mi sono insediato, è stato subito necessario far uscire questo ente dall’isolamento e dotarlo di un apparato burocratico all’altezza”. È partito dall’inizio il commissario del Parco delle Serre Mimmo Sodaro che, nella conferenza stampa di saluto, ha voluto illustrare il lavoro svolto. Quasi due ore di esposizione senza soluzione di continuità in cui sono emersi il filo conduttore costituito dalla volontà di “dare rilievo all’identità del territorio” e la strategia di “fare rete accendendo i riflettori su quest’area, che è dotata di straordinarie bellezze storiche, architettoniche, religiose e naturali”.
Sodaro ha sottolineato il ruolo delle associazioni, che “rappresentano il territorio”, e dei Comuni, che “devono essere parte integrante del Parco e agire per impedire lo spopolamento”. Su questa idea sono nati i partenariati con i Comuni di Monterosso (“Festival del cortometraggio”), Guardavalle (“Palio del ciuccio”), Badolato e San Sostene (“Valorizzazione dei borghi”) e le azioni nelle zone interne (sostegno a “Serreinfestival” e alla “Castellana di Arena”).
Il concetto di “fare squadra” si è tradotto nella convenzione con l’associazione “Templari cattolici d’Italia” per il recupero delle aree antistanti le chiese, nei protocolli d’intesa con la Certosa (per la valorizzazione dell’area antistante il monastero), con “Villa Bonitas” (realizzazione dello steccato sullo stradone antistante il lago e recupero dell’antica lapide del ‘500 raffigurante l’inchino dell’albero a San Bruno), con la Parrocchia di San Biagio (recupero dell’area di San Rocco), con il Wwf (gestione dell’oasi dell’Angitola), con il Comitato “Mastro Bruno” (iniziative culturali), con Pro loco di Mongiana, “Touring Club”, “Calabria Trekking”, “Calabria bici” (Sentiero San Nicola dell’Alto – Piazzale della Certosa) e “Amici del ciclo” di Serra San Bruno. Importanti le decisioni di dare sostegno alla “ciclovia appenninica che va da Genova a Palermo” e alla “creazione del percorso storico-naturalistico di Norman Douglas”. Il protocollo d’intesa con l’Arsac (alla quale sono stati concessi i locali per lo svolgimento delle attività) ha consentito un migliore dispiegamento del contrasto al cinipide del castagno. Da ricordare poi l’adesione alla “Comunità dei grani e dei vecchi mulini”, la collaborazione con “Vivi l’Appennino” e la predisposizione del protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza. Centrale è stata l’elaborazione del Piano di monitoraggio e del Piano di contenimento del cinghiale, con la propedeutica “rilevazione dei danni alla biodiversità arricchita con i referti epidemiologici delle Asp”.
L’obiettivo della promozione del territorio e delle sue eccellenze è stato perseguito con la partecipazione al parco alimentare Fico (15 aziende locali presenti), alla Borsa del turismo religioso e alla Bit di Milano, oltre che con la “Festa dell’oasi dell’Angitola”.
Da segnalare i progetti di rimboschimento e l’elaborazione del Piano di gestione del bosco, la lotta agli incendi boschivi, i progetti di educazione ambientale, i contratti di fiume dell’Angitola e dell’Ancinale. Le convenzioni siglate avrebbe un valore totale di quasi 5 milioni di euro. Resta da concretizzare il progetto “Politiche attive a supporto dello sviluppo dell’area protetta del Parco naturale regionale delle Serre” avente un importo complessivo di 830.000 euro e rivolto a 100 disoccupati.
Sodaro ha espresso “ringraziamento” a tutti coloro che hanno concesso fiducia e hanno collaborato per la buona riuscita dei progetti ed in particolare al sindaco ed a tutto il Consiglio comunale di Serra San Bruno.
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