“Una fusione fra Simbario, Spadola e Brognaturo da abbinare al passaggio con la Provincia di Catanzaro”. È l’idea lanciata da Ovidio Romano che guarda alla “naturale prospettiva” di “un agglomerato urbano unico”. “Bisogna partire da dove ci sono le condizioni – ha affermato il sindaco di Simbario – e portare avanti questa ipotesi. È chiaro che il primo passo è quello di interpretare gli umori e le sensazioni dei cittadini, perché è nel loro esclusivo interesse che dobbiamo agire. Certo, occorre approfondire la questione, anche dal punto di vista tecnico, e bisogna capire se i tempi sono maturi. La fusione – ha aggiunto – ci consentirebbe di avere maggiori trasferimenti statali ed una più elevata qualità dei servizi. Inoltre, avremmo un peso politico decisamente maggiore”. Romano è cosciente della necessità di raggiungere almeno 5 mila abitanti come popolazione complessiva, ma, almeno per il momento, non considera opportuno “un coinvolgimento di Serra San Bruno”. Includere la cittadina della Certosa o Vallelonga potrebbe, invece, rappresentare il “passaggio successivo”, quando il legame dei tre piccoli centri montani sarebbe realtà consolidata.
Quanto al Consiglio comunale aperto tenutosi a Brognaturo e concernente il possibile passaggio con la Provincia di Catanzaro, Romano ritiene che i sindaci che non vi hanno preso parte “hanno perso una grande occasione per esporre le proprie proposte, perché il dialogo è sempre positivo”.
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