
“È deplorevole come l’ospedale venga ancora utilizzato come argomento (non essendovene altri!) per fare politica e opposizione contro l’Amministrazione. Ancor di più lo è quando a farlo sono (nascosti dietro coppie alterne di immaginette) coloro che veramente hanno visto chiudere reparti e servizi stando ai vertici delle Istituzioni senza fare una piega e muovere un dito e chi all’epoca ne era il diretto ‘apprendista’”.
I componenti dell’Amministrazione comunale non ci stanno e replicano alle accuse piovute dalle opposizioni poste dentro e fuori il Consiglio comunale. “Oggi – è il commento un po’ serio, un po’ ironico – è il giorno del risveglio degli ex. Ex parlamentari, ex sindaci e consiglieri regionali; ex assessori comunali. Perché invece di fare politica di bassa lega (spesso tentando di strumentalizzare la buona fede di cittadini e soggetti civici che realmente hanno a cuore la battaglia per la Sanità) non spiegano ai cittadini dov’ erano quando reparti e servizi chiudevano? Dove sono le iniziative che hanno assunto? Le manifestazioni che hanno organizzato? I risultati che hanno portato?”. Domande che hanno il sapore del contrattacco e che sono volte a segnare le “differenze” nei modi di agire: “il tentativo oggi di addossare colpe pregresse all’attuale sindaco e all’Amministrazione è semplicemente ridicolo e vergognoso. Questo sindaco e questa Amministrazione hanno l’unica colpa di parlare di cose concrete (e non fare falsi allarmismi: l’ospedale non chiuderà e non verrà depotenziato) e di lavorare percorrendo i canali istituzionali, come è giusto che sia, per ottenere i risultati possibili senza predicare utopie. Ed oggi dobbiamo agire e pretendere ciò che ci spetta, a partire dall’attuazione dell’ultimo DCA.
Per questo, nonostante gli attacchi e i tentativi di boicottaggio, continuiamo a invitare partiti, movimenti, associazioni, comitati e cittadini all’unità chiedendo di unire le forze per una battaglia che non ha e non deve avere colori politici.
Con buona pace – è la conclusione – di chi non ha altri argomenti di cui parlare e su cui basare la prossima campagna elettorale”.