
Il Comitato “San Bruno” prosegue la sua attività a difesa dell’ospedale e della sanità del comprensorio serrese. Una delegazione del sodalizio, ieri mattina, è stata ricevuta dal prefetto di Vibo Valentia Giovanni Grieco ed ha provveduto “ad esporre la drammatica condizione del presidio ospedaliero di Serra San Bruno”.
Dopo aver rappresentato delle varie problematiche concernenti il nosocomio, aver posto l’attenzione sulla posizione geografica strategica del presidio e illustrato le difficili condizioni di viabilità, la carenza di principali servizi (“tra cui la presenza di un’unica ambulanza, spesso impegnata in trasferimenti per consulenze in altri presidi”), gli attivisti hanno spiegato al titolare dell’Ufficio territoriale del Governo i motivi del ricorso al Tar contro il Dca 198, soffermandosi in particolare sulla previsione secondo cui “una volta ultimato il nuovo ospedale di Vibo Valentia tutti i posti letto per acuti verranno assorbiti dallo stesso”. Ad avviso del Comitato, ciò comporterebbe una grave conseguenza: “il presidio di zona disagiata di Serra San Bruno verrà trasformato in una struttura territoriale, perdendo di fatto tutti i servizi ospedalieri”.
Il sodalizio ha esternato la “delusione” per non aver mai avuto modo di confrontarsi con il governatore Roberto Occhiuto.
Secondo quanto riportato dai partecipanti all’incontro, il prefetto ha fornito “rassicurazioni” rappresentando comunque “la necessità di una sana collaborazione tra le istituzioni e, specificamente, un primo confronto con i vertici dell’Asp ed a seguire con tutti i sindaci del territorio e i vertici della sanità regionale”.
Il Comitato ha dunque ringraziato il prefetto “per la disponibilità manifestata” ed ha promesso di “mantenere alta l’attenzione” e di “vigilare sulla questione sanitaria locale”.