
“Ho letto con attenzione – afferma Fausto Orsomarso – i contenuti dell’inchiesta che ha coinvolto il presidente Oliverio, il sindaco di Pedace e alcuni funzionari e dirigenti della Regione Calabria.
Un’inchiesta che porta all’applicazione di una misura cautelare nei confronti del presidente della Regione è un trauma molto forte per la vita istituzionale e merita valutazioni che non siano superficiali e frettolose, né improntate alla mera strumentalizzazione politica. Ho letto tante dichiarazioni a caldo da parte di esponenti politici, rappresentanti del mondo dell’informazione, semplici cittadini. Dichiarazioni che, come avviene in questi casi, sono per lo più politicamente corrette, e affermano il valore del garantismo”. Ma oggi – è il pensiero espresso dal capogruppo del Gruppo Misto in consiglio regionale – credo non abbia più senso il gioco delle parti, né il messaggio d’ufficio con cui ciascuno sente il dovere di lasciare una testimonianza. Ancor meno valgono gli atteggiamenti dei sacerdoti della presunta superiorità morale, che pure in altre occasioni abbiamo scoperto meno garantisti di quanto oggi appaiono anche con alcuni assordanti silenzi. La mia posizione l’ho espressa sempre in questi anni in Consiglio regionale, quando ho più volte ricordato che in questo sistema si avvertiva e si avverte il rischio di diventare tutti direttamente o indirettamente ‘ndranghetisti a strascico’. Per questo concordo con chi, come il direttore del Corriere della Calabria Pollichieni, sottolinea che non ci si può esimere da un serio dibattito politico istituzionale”. Spero che il presidente Oliverio, per il ruolo istituzionale che riveste, possa spiegare la sua posizione, nel pieno rispetto del ruolo della magistratura e soprattutto – auspica l’esponente di Fratelli d’Italia – utilizzando toni equilibrati, in modo da favorire la chiarezza nei confronti dei cittadini. Sono anche certo che a parti invertite oggi avremmo assistito a dichiarazioni roboanti di alcuni sindacati e partiti politici con le richieste di dimissioni. Ma sarebbero ora un finto alibi per tutti le colpe di Oliverio, fermo restando il giudizio di assoluta inadeguatezza e la contestazione delle gravi responsabilità che su più versanti hanno portato al fallimento della sua azione di governo. La Calabria ha toccato il fondo e deve rialzarsi, ma sta alla politica non commettere più gli errori del passato e non nascondersi dietro colpevoli sottovalutazioni”. “Ad Oliverio, con una maggioranza sempre più risicata, e all’intero Consiglio regionale credo tocchi, invece, una valutazione politica che, prescindendo dai fatti giudiziari, possa prevedere – è il giudizio conclusivo di Orsomarso – la fine di una legislatura iniziata male e che rischia di finire peggio”.
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