Operazione antidroga nelle Serre: presunti spacciatori traditi dai messaggi su Whatsapp

Traditi da Whasapp. Era attraverso il servizio di messaggistica istantanea che i componenti della presunta organizzazione di spacciatori smantellata all’alba di oggi dai Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno gestivano l’attività illegale scoperta dai militari dell’Arma. Cocaina e soprattutto hashish e marijuana da smerciare nel territorio delle Serre e nella zona di Soverato. Quattordici gli arresti eseguiti nei confronti di altrettante persone che stamane sono state sottoposte al regime della detenzione domiciliare (qui i nomi). L’attività investigativa è stata avviata due anni addietro: all’epoca, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti nel corso della odierna conferenza stampa, fu fermato Davide Tassone, 24 anni, di Serra San Bruno. La perquisizione effettuata a bordo dell’autovettura che stava guidando portò alla scoperta di una quantità di marijuana superiore ai 70 grammi. Partendo dagli accertamenti compiuti sul telefono cellulare di sua proprietà, gli investigatori hanno così avuto la possibilità di risalire ai membri del sospetto gruppo criminale.  Sulla scorta di quanto affermato da Gabriella Lupoli, Giudice delle indagini preliminari, i tre ragazzi che gestivano la rete erano lo stesso Tassone, oltre a Damiano Mamone, di Serra San Bruno e Simone Musolino, di Brognaturo. Le indagini, peraltro, hanno permesso di appurare che, in diverse circostanze, i consumatori di sostanze stupefacenti pagavano i presunti spacciatori utilizzando le carte Postepay.

 

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