Nuovo tracciato Alta Velocità: Rogolino (Orsa) esprime preoccupazione e perplessità

“Da tempo – rivendica Vincenzo Rogolino, Responsabile Confederale Orsa Calabria – denunciamo, inascoltati, il rischio che si possano vanificare le aspettative di sviluppo per il nostro territorio e questo a causa di scelte sbagliate sugli interventi da realizzare grazie ai prestiti dell’UE attraverso il PNRR.

Solo pochi mesi addietro, esattamente il 15 Luglio 2022 denunciammo pubblicamente attraverso la stampa, e in solitaria, la mancanza di un serio confronto con la classe politica calabrese finalizzato a definire interventi utili da attuarsi sulla rete ferroviaria da Battipaglia a Reggio Calabria. A parte il cosiddetto confronto ’Dibattito Pubblico’ avviatosi a Luglio del 2022 nella Sala Verde della Cittadella Regionale con gli organi interessati cioè Gruppo FS, Regione e Comuni del Cosentino (assente la classe politica di Catanzaro, Vibo e Reggio Calabria) per discutere sulle modalità d’intervento e di utilizzo delle risorse previste nel PNRR e le opportunità di un possibile nuovo tracciato per l’Alta Velocità ferroviaria, da allora non se ne è parlato più”. “Questo silenzio – confessa il dirigente sindacale – ci preoccupa e pertanto riteniamo ribadire la necessità di riaprire in tempi veloci il suddetto strumento di confronto politico denominato ’Dibattito Pubblico’. La visione di un nuovo tracciato non trova tutte le parti in sintonia.
Per noi, addetti ai lavori, lo ribadiamo, il percorso che da Battipaglia punterebbe verso Vallo di Diano e Buonabitacolo fino a Praia a Mare per poi rinfilarsi in un’ulteriore galleria in notevole salita con uscita a Tarsia e da qui attraverso un traforo sotto il Pollino raggiungere Cosenza per poi finalmente ricongiungersi al tracciato storico puntando su Lamezia Terme, lo riteniamo meritevole di un serio approfondimento. Abbiamo già espresso da tempo le nostre perplessità nelle sedi opportune. Tempi di percorrenza, chilometri e costi di investimento aumenterebbero notevolmente.
Avremmo costi in aumento quantificabili in oltre tre miliardi di euro, scarsa sostenibilità ambientale con impatto CO2 negativo per le maggior energie richieste”.
“Non ci spieghiamo questi silenzi – incalza Rogolino – al punto da farci ipotizzare o pensare che vi possano essere le solite strategie mirate a fare aprire un duro contraddittorio con relativo ritardo nell’inizio lavori tale da giustificare il dirottamento dei fondi su altre linee e tracciati ferroviari, magari di altre regioni. La classe politica e sindacale calabrese questa volta deve dare segnali chiari e inequivocabili, le risorse previste dal PNRR non sono a fondo perduto, ma sono un impegno a debito anche per le generazioni future calabresi”.

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