“Nous per Reggio Calabria” lancia l’allarme: “Anche l’ASP rischia di diventare terra di conquista”

“Giorni fa – rende noto Antonio Vacalebre, presidente di ’Nous per Reggio Calabria’ – abbiamo letto un articolo pubblicato su diverse testate giornalistiche cartacee e on-line, a firma del segretario della Confederazione sindacale autonoma Or.S.A. Rogolino in cui veniva puntato il dito sul Gruppo FS che ritiene di nominare in Calabria dirigenti provenienti da altre regioni. Anche nel sistema sanitario sta accadendo più o meno la stessa cosa.

Infatti, a fronte di segnalazioni inviati da alcuni cittadini assistiti dal Servizio Sanitario provinciale di Reggio Calabria, si è avuto modo di constatare che gli stessi avrebbero difficoltà a reperire gratuitamente alcuni presidi farmaceutici ed ancor peggio, di scegliere un nuovo medico di base. Scelta che l’assistito deve necessariamente fare secondo una “forzata” indicazione di massima e non già sulla base di un eventuale rapporto fiduciario. La domanda ci è sorta spontanea, perché proprio in prossimità del periodo estivo si è proceduto alle sostituzioni, a maggior ragione che il DL n. 198 del 29 Dic. 2022 e successivi, prevede la possibilità di derogare la permanenza per qualche anno agli attuali medici di famiglia prossimi alla quiescenza”. “Come se non bastassero – calca la mano il massimo esponente dell’associazione politico-culturale reggina – già le restrizioni di ogni ordine e grado”. “Ma la cosa che più ci ha preoccupato, se confermata, è apprendere che, da un lato si propongono Piani di rientro, dall’altro si stipulerebbero convenzioni con università di altre regioni italiane (Politecnico delle Marche) per reperire consulenti esperti in varie discipline, come se nella nostra regione non ci fossero professionisti e università validi allo scopo. E’ proprio vero, ha ragione il sindacato autonomo, nella premessa citata, grazie alla nostra classe politica Reggio e la Calabria sono ormai divenute terra di conquista e non vorremmo affermare lo stesso anche per l’ASP provinciale di Reggio Calabria. La dirigenza ASP di RC avrebbe potuto, se ciò fosse vero, evitare di fare figli e figliastri”. “Insomma l’inizio – commenta Vacalebre – sarebbe proprio da censurare”.

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