Nomina Atam “ennesima nefandezza” di Falcomatà: MNS condanna “malafede e incompetenza”

Franco Germanò ed Ernesto Siclari durante la conferenza stampa sulla nomina Atam

“Al peggio non c’è mai fine. Tra sbalordimento e incredulità assistiamo all’evolversi della vicenda triste ed emblematica della nomina dell’Amministratore Unico dell’ATAM. Scoperti con le mani nella marmellata, non sanno più a che Santo votarsi per cercare di porre rimedio alla figuraccia rimediata grazie alla puntuale e documentata denuncia fatta nei giorni scorsi dal nostro Partito”. Effettivamente, nei panni degli esponenti di un partito come Movimento Nazionale per la Sovranità, ci sarebbe da gongolare se solo non ci fosse da disperarsi per l’ennesimo strafalcione politico-amministrativo del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Certo, a distanza di tre anni dal suo insediamento non  è più ammessa, pena la sua stessa dignità, la scusa-accusa dell’incompetenza. No, nominare Amministratore Unico Atam una persona che non ne aveva titolo non è un atto giustificabile con l’incapacità, che pure l’ha fatta da padrona, in questi anni, nei corridoi di Palazzo San Giorgio ed affini. Siamo, infatti, di fronte a comportamenti illegittimi che denunciano il disprezzo che il Primo cittadino nutre nei confronti delle istituzioni democratiche. E, in una condizione così imbarazzante, esponenti di MNS come Ernesto Siclari e Franco Germanò, rispettivamente Commissario provinciale e comunale, hanno vita facile nel mettere alla berlina un’Amministrazione che nemmeno il denigratore più feroce avrebbe immaginato toccasse simili livelli di indecenza.
“Il sindaco, alle prese anche con problemi interni alla sua maggioranza, produce ormai con cadenza quasi quotidiana – è la contestazione mossa nel corso della conferenza stampa convocata per l’occasione- atti amministrativi difficilmente catalogabili, se non fossero di per sé nulli e illegittimi. Tra la malafede e l’incompetenza paradossalmente sarebbe perfino meno grave che a prevalere fosse la prima delle due possibili cause. Reggio è allo sbando per qualità e quantità dei servizi (acqua, strade, pulizia, servizi sociali, trasporti, Vigili Urbani…) per ormai accertata incapacità strutturale e fisiologica del sindaco e dei suoi collaboratori, ma come se ciò non fosse sufficiente per porre rimedio ammettendo il proprio fallimento amministrativo, Falcomatà se ne inventa un’altra e si caccia dentro questo tunnel senza via d’uscita quanto meno onorevole della nomina dell’avvocato Basile ai vertici dell’ATAM.
Suona peraltro come un’offesa la notizia secondo la quale tale nomina sarebbe stata congelata in attesa di verificare se le cause di inconferibilità siano reali. Ma davvero il sindaco vuole raccontarci la barzelletta di non essere stato a conoscenza dei ruoli svolti in precedenza da Basile? Ma come, il PD non è il suo partito? E i 453 voti che Basile ha portato in dote a Falcomatà nelle ultime elezioni amministrative sono stati improvvisamente dimenticati? E il ruolo svolto in SOGAS da Basile fino a qualche mese fa (altra causa di inconferibilità) non era noto al sindaco del Comune di Reggio Calabria, socio della società di gestione dell’aeroporto?” Tutte domande retoriche, tutti quesiti che farebbero arrossire chiunque, non il Primo Cittadino, la cui bandiera della legalità, ostentata quanto assai presunta, sgualcita già prima, è ormai macchiata da troppi comportamenti ambiguamente maldestri.
“Stiamo purtroppo assistendo a un clamoroso, quanto grave, esempio di mala gestio della Cosa pubblica: stigmatizzano Siclari e Germanò. Dopo le tristi vicende Miramare, Quattrone, Aeroporto, Porto, Agenzia per i beni confiscati, i comandi ‘strani’ da altre Amministrazioni, le inconcludenti attività gestionali, l’incapacità a gestire qualsiasi servizio pubblico, la grave crisi economica vissuta dalla città, i giovani che vanno via, le aziende e le imprese costrette a chiudere, la mancanza di un qualsiasi progetto politico per il futuro della nostra Reggio, l’incapacità di individuare un percorso che possa far immaginare lo sviluppo e la crescita della città, Falcomatà – puntano l’indice i due dirigenti del Movimento Nazionale per la Sovranità – inciampa nuovamente e in maniera clamorosa con questa procedura di nomina dell’Amministratore Unico dell’ATAM totalmente illegittima.
Spetta ad altri Organi e ad altre istituzioni accertare se, anche in questa vicenda, come in quelle già al loro vaglio e per le quali gli avvisi di garanzia sono giunti a destinazione, ricorrano fattispecie di illeciti penali. Noi ci limitiamo a svolgere il nostro ruolo di veri oppositori a questa Amministrazione Comunale fallimentare denunciando alla pubblica opinione le nefandezze che si consumano a Palazzo. L’appello lo rivolgiamo alla città, ai nostri concittadini, alle forze sociali, imprenditoriali, alle associazioni culturali, ai movimenti politici, ai giovani, alle persone libere e nel cui cuore alberga l’amore per la nostra Reggio: tutti assieme – è la conclusione- diciamo basta!”

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