‘Ndrangheta. Il Governo ha sciolto due Consigli comunali

Palazzo Chigi

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento di due Consigli comunali in Calabria. Nello specifico, il provvedimento del Governo ha interessato il Civico consesso di Cropani, in provincia di Catanzaro, e quello di Brancaleone, nel Reggino. Nel primo caso, i commissari, il 28 dicembre 2016 spediti dal Prefetto per accedere agli atti al fine di accertare la presenza di eventuali infiltrazioni della ‘ndrangheta nelle attività dell’ente, erano arrivati in seguito ai 48 arresti eseguiti nel contesto dell’inchiesta denominata “Borderland”. Nel mirino il clan Trapasso, di San Leonardo di Cutro. Fra le persone finite in manette il vicesindaco Francesco Raffaele Greco. L’ipotesi verteva sul convincimento che la criminalità organizzata avesse condizionato l’esito della competizione elettorale svoltasi tre anni fa. Le conversazioni intercettate dagli investigatori avrebbero, infatti, permesso di accertare l’intervento di diversi affiliati alla ‘ndrangheta nel corso della campagna che precedette il voto e durante la quale, è la tesi accusatoria, pure il vicesindaco aveva ricevuto sostegno da ambienti criminali.

A Brancaleone la Commissione è arrivata il 31 dicembre dell’anno scorso. In questa circostanza, ad essere determinante è stata l’indagine “Ecosistema”. I reati, a vario titolo contestati ai soggetti coinvolti, andavano dal concorso esterno in associazione di tipo mafioso all’estorsione, dall’illecita concorrenza con minaccia o violenza alla turbata libertà degli incanti ed alla violenza privata, aggravati dal metodo mafioso e dall’aver favorito il clan; dalla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio alla corruzione per l’esercizio della funzione, dalla detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo alla falsa testimonianza. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti le modalità gestionali dell’azienda Ased, attiva nel settore dei rifiuti. Nelle maglie della giustizia finirono, tra gli altri, tre esponenti della Giunta comunale di Brancaleone: il vice sindaco Giuseppe Benevoli; l’assessore all’Ambiente Giuseppe Domenico Marino e l’assessore al Turismo Alfredo Zappia.

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