Nardodipace, Romano Loielo è di nuovo sindaco

Romano Loielo è ancora una volta il sindaco di Nardodipace. Dopo le tribolate vicende che hanno hanno portato al doppio scioglimento del Consiglio comunale (2011 e 2015), il leader di “Uniti per Nardodipace” torna ad indossare la fascia tricolore prendendosi una rivincita sul piano politico dopo quella sul piano giudiziario concretizzatasi a febbraio con l’assoluzione nel processo “Uniti per la truffa”. In assenza dello storico rivale Antonio Demasi, il vicesegretario provinciale dell’Udc supera Samuele Maiolo e si propone per una nuova avventura amministrativa all’insegna della continuità con quelle che sono state le “sue” Amministrazioni. Per la statistica, si rivela insussistente la lista di Fabio Tassone. Dopo le vibranti polemiche dei mesi scorsi, la campagna elettorale si è dimostrata dal punto di vista mediatico molto meno infuocata rispetto alla previsioni, anche se negli ultimi giorni era serpeggiata la notizia di un possibile sostegno dell’ex deputato Bruno Censore a Loielo.

Il compito che attende i nuovi amministratori non si presenta semplice visto il difficile momento che attraversano le realtà meridionali. Già salita agli onori della cronaca nazionale come “Paese più povero d’Italia”, Nardodipace deve inoltre fare i conti con un isolamento geografico acuito dalla carenza di collegamenti e di servizi e dal rinfocolarsi del fenomeno migratorio. Problemi ben noti alla squadra di Loielo, che infatti nel programma elettorale aveva posto come punti cardine “la lotta allo spopolamento”, “il contrasto alla povertà” ed “il sostegno alle fasce più deboli”. Le azioni che saranno messe in campo si tradurranno in interventi mirati alla riqualificazione ed alla manutenzione del territorio, mediante il recupero di immobili già esistenti e di aree dismesse; nella riduzione del rischio idrogeologico; nella messa in sicurezza ed alla riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici; nella realizzazione di impianti di produzione e di distribuzione di energia da fonti rinnovabili; nel sostegno della imprenditoria giovanile per l’avvio di nuove attività turistiche e commerciali volte alla valorizzazione ed alla promozione del territorio e dei suoi prodotti; nel recupero e nella riqualificazione urbana dei centri storici, anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi; nel recupero dei pascoli montani, anche al fine di favorire la produzione di carni e di formaggi di qualità.

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