Nardodipace, processo “Morsa sugli appalti pubblici”: rese note le motivazioni delle assoluzioni dei fratelli Iacopetta

Entrambi sono stati assolti per non aver commesso il fatto

Nei giorni scorsi la Corte di Appello di Reggio Calabria ha reso note le motivazioni della sentenza del processo denominato “Morsa Sugli Appalti Pubblici”.

Il processo vedeva, tra gli altri, imputati per associazione di tipo mafioso i fratelli Giorgio ed Ilario Iacopetta, entrambi di Nardodipace, per i quali la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria aveva chiesto una condanna rispettivamente a 6 ed 8 anni di reclusione in quanto ritenuti componenti attivi della locale di ‘ndrangheta di Cassari di Nardodipace, unitamente ad altri soggetti tra cui Rocco Bruno Tassone e Damiano Ilario Tassone, già condannati nel noto processo “Crimine”.
I due fratelli, difesi in entrambi i gradi di giudizio dall’avvocato Cosimo Demasi del Foro di Roma, erano stati chiamati in causa per una intercettazione ambientale del febbraio 2010 tra Giuseppe Commisso (detto il Mastro) e Damiano Ilario Tassone, nella quale quest’ultimo, in un lungo colloquio con il “Mastro”, affermava che i fratelli Ilario e Giorgio Iacopetta erano rispettivamente attivi nella locale di ‘ndrangheta di Cassari e di Nardodipace.
La Corte ha invece confermato la sentenza di primo grado con la quale i due erano già stati mandati assolti per non aver commesso il fatto, giudicando non sufficienti le dichiarazioni di Tassone, definite troppo generiche e “di non facile intellegibilità quanto alla specifica posizione dei due odierni imputati”. I giudici hanno, inoltre, chiarito che a carico dei due fratelli, entrambi operai AFOR, non vi fosse nessun ulteriore elemento che potesse minimamente confermare le dichiarazioni di Damiano Tassoene circa l’appartenenza al presunto sodalizio criminoso operante nel territorio delle Serre. Pertanto, la Corte ha concluso che i due fratelli dovessero essere mandati assolti anche nel giudizio di Appello per non aver commesso il fatto.

Contenuti correlati

Commenta per primo

Lascia un commento