
“Lo sosteniamo da un decennio almeno: Reggio – afferma con convinzione l’avvocato Ernesto Siclari – ha bisogno di chi la ama. È un prerequisito, certo, e non è da solo sufficiente a garantire una ottimale gestione della cosa pubblica; serve competenza, onestà, serietà politica e grande considerazione da parte di chi è seduto di fronte ai tavoli romani, quelli sui quasi si decidono troppo spesso le sorti dei territori.
La città la si riscatta così, con idee, passione e determinazione nello spendersi presso governi centrali e regionali. Nel recente passato e fino a ieri i Governi ‘amici’ di Falcomatà e della sinistra non soltanto hanno ignorato Reggio e il suo comprensorio metropolitano, ma hanno al contrario e addirittura preso provvedimenti penalizzanti e punitivi verso la nostra comunità, fatti di tagli agli investimenti economici e scippi istituzionali (Agenzia dei Beni Confiscati, Agenzia del Demanio, tra gli esempi da ricordare su tutti).
Così siamo stati abituati dal PD locale e nazionale e i numeri che ci relegano ultimi in tutto parlano impietosi”.
“E poi c’è – ragiona il presidente del Circolo Reggio Sette Punto Zero – chi semplicemente si impegna per la sua e nostra città, reclama diritti, pretende rispetto e lo ottiene come si confà a chi sa cos’è la politica e ne percorre i tortuosi tracciati che conducono al risultato finale.
Oggi viviamo un momento speciale, direi epocale, che potrebbe cambiare il destino dei reggini: Enac, grazie a lavoro encomiabile di Francesco Cannizzaro e Roberto Occhiuto, fatto di contatti, incontri, meditazioni e accordi politici, cancella, elimina quei limiti che sino ad oggi hanno costretto l’Aeroporto dello Stretto a vedere le compagnie aeree low cost tenersi alla larga dal Tito Minniti, per colpa di prescrizioni gravose che di fatto hanno sempre impedito il salto di qualità al nostro scalo in termini di appetibilità e concorrenza.
Reggio Sette Punto Zero plaude, perciò, al fantastico risultato conseguito e ribadisce il pieno appoggio e sostegno alla virtuosa azione politica di Francesco Cannizzaro, il quale, senza ripicche, ma col coraggio di chi agisce semplicemente per la sua terra, risponde con fatti inoppugnabili ad avversari e detrattori”.
“Questo – chiosa Siclari – è solo uno dei primi passi verso la rinascita della nostra città, di un suo ritorno alla normalità dopo i disastri di questi due tempi di una partita che una sinistra pseudocosmopolita e priva di senso di appartenenza ha perso prima ancora di entrare in campo: si vince solo col cuore”.