
Gianfranco Mesiano non si arrende. E dopo la “battaglia” in Consiglio comunale mette nero su bianco le contestazioni mosse sulla legittimità dell’esito elettorale.
Il candidato a sindaco della lista “Ripartiamo insieme”, giunto in seconda posizione, propone (unitamente ad un elettore) ricorso al Tar chiedendo “l’annullamento dell’atto di proclamazione degli eletti”: a suo avviso, infatti, l’elezione del primo cittadino Salvatore Fortunato Giordano (lista “Città futura) e, a cascata, dei componenti del Consiglio comunale è da ritenersi viziata e, dunque, non valida. Alla base del ricorso vi è l’ormai noto errore sulle schede elettorali, sulle quali è stato riportatata la dicitura “Gianfranco Vincenzo Mesiano” che, secondo il ricorrente, avrebbe causato confusione negli elettori anche perché il candidato piazzatosi terzo (Scopelliti; lista “Insieme per crescere”) ha come nome “Vincenzo”.
L’udienza pubblica per la discussione della causa è stata fissata per il prossimo 15 ottobre.
Intanto, schermaglie e polemiche continueranno a farla da padrone in un centro in cui, negli ultimi anni, la vita politico-amministrativa è stata alquanto travagliata: dal 2006 una consiliatura non riesce infatti ad essere completata.
Il ricorso focalizza i dubbi anche sulla tenuta della consiliatura appena partita.