
Detenzione di sostanza stupefacente, calunnia aggravata, favoreggiamento personale e falso, sono queste le accuse contestate dalla Procura della Repubblica di Crotone nei confronti di tre persone, il 53enne P.M., il 28enne V.G e la 32enne P.V., ai quali la Polizia ha notificato un provvedimento del Giudice che dispone: il carcere per il primo, gli arresti domiciliari per il secondo e l’obbligo di firmare presso un ufficio di polizia per P.V., figlia di P.M..
L’adozione di questo provvedimento è la conseguenza delle indagini svolte della Polizia e in particolare dagli investigatori della Squadra Mobile, durante la ricerca di P.M. il quale, indagato per il reato di stalking nei confronti nei confronti di una donna, una ragazza ventottenne residente a Crotone, si era reso irreperibile allorquando nei suoi confronti era stata disposta la cattura al fine di interrompere la sua attività persecutoria nei confronti della donna. Le indagini svolte al tempo, finalizzate alla sua ricerca, si sono concluse verso la fine di giugno allorché l’uomo è stato rintracciato all’interno della sua abitazione dove si era nascosto, con la complicità dei parenti, sopra un armadio.
Tuttavia, nel corso delle attività investigative, è emerso che P.M., con la complicità dei suoi famigliari e di persone a lui vicine, ossia della figlia P.V. e di V.G., avrebbe commesso una serie di reati. In particolare, grazie alla disponibilità di droga e avvalendosi dell’aiuto dei suoi complici, tramite delle segnalazioni telefoniche, avrebbe indotto l’arresto, dopo aver fatto collocare lo stupefacente sulle loro auto, due persone in altrettante distinte occasioni. Inoltre V.G. è stato accusato anche di favoreggiamento personale in quanto, nel corso delle ricerche di P.M., si sarebbe adoperato attivamente per favorirne la latitanza pur non essendo legato da vincoli familiari. A P.M., infine, è stato contestato anche il reato di falso poiché, al fine di sottrarsi alla cattura, avrebbe reato un documento falso.
I poliziotti questa mattina hanno rintracciato V.G e P.V. presso le loro abitazioni mentre a P.M. è stata notificata la misura cautelare in carcere, in quanto risulta attualmente ancora detenuto presso il carcere di Crotone per le accuse di stalking.