
Melania Carvelli è la nuova coordinatrice della Lega per i comuni di Simbario, Spadola e Brognaturo. Prosegue così il processo di radicamento sul territorio del Carroccio in una regione considerata “ostile” fino a poco tempo addietro e che invece potrebbe riservare gradite sorprese al movimento di Salvini.
Quello che è ormai ritenuto il primo partito in Italia sceglie “volti nuovi” per lanciare la sua sfida alla sinistra e al M5S. “Desidero ringraziare i quadri della Lega – commenta la giovane amministratrice di Simbario – per aver indicato il mio nome per l’incarico di coordinatore nei tre comuni delle Serre, un ruolo che mi riempie di orgoglio, nella piena consapevolezza di dover assolvere ad un compito molto arduo, ma spero anche foriero di grandi soddisfazioni. Darò seguito al lavoro portato avanti in questi ultimi mesi a livello regionale e provinciale dalle strutture del nostro movimento, cercando di creare sinergie di sforzi soprattutto tra tutti i ragazzi desiderosi di mettersi a disposizione della nostra comunità e ansiosi di trovare il proprio percorso all’interno del nostro movimento”.
Lo sguardo è rivolto al futuro: “avrò cura di rendere più normali i rapporti che necessariamente devono esistere tra politica attiva e passiva – spiega Carvelli – mettendo al bando le posizioni di chi, contestando ‘a prescindere’, rende vano uno dei diritti principali della nostra Costituzione: il voto e di conseguenza la coscienza, che dovrebbe appartenere a tutti noi e che dovrebbe portarci a saper distinguere ciò che coincide, o quantomeno si discosta poco, da quelle che sono le nostre aspettative e le varie offerte che la politica riesce realisticamente ad offrirci”.
Carvelli ricorda di essere “assessore di una Amministrazione guidata dal sindaco Ovidio Romano che è stato il primo sindaco calabrese della Lega” aggiungendo che “sulla nostra stessa posizione si muove anche il vicesindaco Gennaro Crispo che va a completare la nostra, ormai, piena appartenenza al partito di Salvini.
A coloro che “trovano strana la posizione dei calabresi nei confronti della Lega per quanto detto e accaduto negli anni passati”, Carvelli rammenta che “se dovessimo pensare a quanto detto e fatto dai comunisti, il Pd non dovrebbe esistere o quantomeno ci si dovrebbe vergognare di farne parte. La storia – conclude – ci insegna che le ideologie sono legate, oltre che al pensiero, alla contingenza e al progresso e vorrei ricordare che se la Calabria e l’intero Sud si trovano nelle varie situazioni di degrado da tutti risapute non è certo colpa della Lega che mai ha governato nella nostra ragione. Magari ci hanno rovinati comunisti e democristiani ma, se questo può essere di consolazione, senza mai chiamarci terroni”.