
“La dipartita di Cesare è stata occasione, per tutta la città, di stringersi, purtroppo, ancora una volta, intorno alla grande famiglia Sant’Ambrogio, riconoscendola coralmente – sintetizza l’avvocato Luigi Tuccio – portatrice di valori umani, antropologici e sociali.
La chiesa di Santa Caterina ha raccolto a sé, in occasione dei funerali, una moltitudine di concittadini in rappresentanza di variegate espressioni della società cittadina.
E non solo del basket.
La famiglia Sant’Ambrogio non è stata soltanto pioniera del basket e organizzatrice di esaltanti trofei estivi di pallacanestro, ma è stata riferimento culturale e pedagogico per la nostra città”.
Il garbo e la sensibilità di Cesare, amante dell’Arte e della Poesia ma anche della Mitologia greca hanno, in particolare, fatto sintesi – riconosce il professionista reggino – di quel concetto di dialogo e di confronto valoriale, di cui la nostra città ha davvero bisogno.
E di cui Cesare è stato strenue portatore.
Oggi più che mai.
E allora spero davvero che la città, da chiunque sia amministrata, accolga l’invito di istituzionalizzare il Trofeo Sant’Ambrogio, suggellando, anche con il patrocinio del Coni e della Fip, una storica tradizione che ha visto confrontarsi, nel nome di Mario, ma oggi anche di Cesare e dei loro genitori, le migliori realtà cestistiche nazionali e internazionali”.
“Il Comune – arriva in conclusione la decisa sollecitazione da parte di Luigi Tuccio – aderisca alla proposta costituendo una Commissione organizzatrice ed individuando, per i prossimi anni, apposite poste in Bilancio e renda onore e merito a questa importante famiglia cittadina affinché i posteri ne abbiano memoria; tutto il mondo del basket ed attraverso di esso anche quello cittadino, possa essere nuovamente rilanciato ai vertici che merita”.
In nome di Cesare”.