
Tetragono agli esiti elettorali, Stefano Luciano riparte dalla convinzione di poter avviare la rinascita del Pd con una decisa azione di rinnovamento. Pratico e sintetico, quasi telegrafico, va dritto al punto facendo chiaramente intendere che l’unica via per il centrosinistra è quella di una pulizia interna propedeutica al processo di cambiamento.
La città di Vibo Valentia è afflitta da tanti problemi che impediscono di considerarla un punto di riferimento. In particolare, acqua, rifiuti, disoccupazione: voi da dove sareste partiti per invertire la tendenza?
Saremmo partiti dalla creazione di un consorzio tra i comuni montani della provincia per collettare l’acqua sorgente che offre il territorio, per affrancarci dall’Alaco e avere sempre acqua di qualità nelle case. Quanto ai rifiuti, occorre riorganizzare il servizio per armonizzare la raccolta con la gestione del verde e la pulizia delle strade, mentre in tema di disoccupazione ritengo fondamentale attivare i canali dei finanziamenti europei per incentivare le imprese ad investire sul territorio.
Pensa di aver fatto degli errori in campagna elettorale o l’esito delle urne era inevitabile? E soprattutto, perché la differenza è stata così netta?
Nessun errore. Nelle competizioni comunali il numero dei candidati alla carica di consigliere comunale nelle liste può fare la differenza. È evidente che le liste del centrodestra erano più corpose e numerose e hanno determinato la vittoria della Limardo. Si scoprirà, spero presto, che eccedere con i candidati è un errore perché inevitabilmente si riduce la qualità.
Dopo la sconfitta elettorale, avete deciso di ripartire subito riorganizzando il Pd locale. Quali sono i principali obiettivi politici per il futuro?
Vogliamo costruire un partito coeso forte e ricco di giovani che hanno entusiasmo e competenze necessarie per divenire la nuova classe dirigente politica.
Le lacerazioni nel centrosinistra non sembrano finire mai e gli ultimi eventi sembrano evidenziare la tendenza alla diaspora. Come pensate di invertire la tendenza?
Fintantoché la logica del trasversalismo sarà determinante i problemi nel centrosinistra saranno fisiologici. La tendenza si inverte isolando le mele marce.
Qual è il suo rapporto con il già deputato Bruno Censore?
Con Bruno Censore ho sempre avuto ottimi rapporti, che continuano ad essere tali.