Lezione della Fiamma Tricolore a Falcomatà: “Il confronto con i pregiudicati porta ad essere collusi”

"Falcomatà è stato miracolato dal suo più forte alleato di questi 6 anni, ovvero il centro-destra"

“Dopo una campagna elettorale in cui siamo stati chiamati in causa una miriade di volte a sproposito dai più disparati e discutibili soggetti politici di destra e di sinistra al sol fine di attaccare Angela Marcianò, ci troviamo ancora costretti – prende atto Giuseppe Minnella, Portavoce provinciale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore – a replicare a quanto dichiarato ieri dal rieletto sindaco Falcomatà.

Ci teniamo, infatti, a precisare e confermare che la Fiamma Tricolore non ha nulla a che vedere con il civismo credendo infatti ancora alle ideologie, alla supremazia della politica, agli uomini che vogliono interpretarla secondo gli antichi valori. Lo stesso Movimento Sociale, in questa campagna elettorale, ha sposato un progetto amministrativo di alternativa, non di alternanza, per la città e individuato in Angela Marcianò una persona seria, capace, con un programma e per tale motivo ha deciso di sostenerla. Ringraziamo la professoressa Marcianò, con la quale abbiamo condiviso due mesi stupendi, per aver accettato il nostro sostegno senza costringerci a snaturare la nostra identità, ma ribadiamo al signor Falcomatà che la Fiamma Tricolore è cosa ben distinta da Angela Marcianò accomunati a lei dalla libertà e da quell’indipendenza che ha sempre contraddistinto la nostra politica a differenza di chi ha dovuto subire diktat dai propri leader nazionali”. “Rassicuriamo per tale motivo il signor Falcomatà: miracolato dal suo più forte alleato di questi 6 anni, ovvero il centro-destra, siamo noi che non vogliamo avere nulla a che fare con lui, con chi – assesta il colpo il rappresentante della Fiamma – ha distrutto la città e con tutti gli indagati presenti tra le sue fila.
Ribadiamo ancora una volta: il Movimento Sociale Fiamma Tricolore preclude a priori ogni collaborazione possibile con chi ha evidenti problemi di questione morale e non vuole avere nulla a che fare con chi a tali soggetti si accompagna. Con tutti gli altri, tutti nessuno escluso, non abbiamo alcuna preclusione ideologica soprattutto quando si parla di progetti amministrativi per la città che poco hanno a che fare con la politica e molto con il buonsenso.
Il confronto delle idee porta alla crescita. Il confronto con i pregiudicati porta ad essere collusi”.

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