Il prossimo 12 settembre, presso l’Istituto Italiano di Criminologia i primi studenti conseguiranno i diplomi di laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica indirizzo Criminologia e Intelligence.
Il contributo culturale che l’importante istituto vibonese porta al territorio è indubbio, ma si rende concreto, ancora di più con il lavoro di studio e di ricerca che alcuni nei laureandi hanno svolto trattando alcune problematiche che riguardano la nostra regione e in particolar modo la provincia di Vibo Valentia.
Merita attenzione particolare, il lavoro svolto da Antonella Defina, con la tesi “Psicologie – Studio comparato dei libri di testo di Psicologia adottati nelle Scuole Superiori Vibonesi”, evidenziando le lacune e i limiti di questi libri di psicologia che danno per scontato la psicologia come scienza, quando in realtà non è così. Relatore e correlatore saranno i professori Saverio Fortunato e Roberto Cestari.
Altra ricerca interessante è quello di Adele Villone, con la tesi “Il controllo del territorio”, relatore e correlatore il professore Saverio Fortunato e l’ingegnere Salvatore Artusa, presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Vibo Valentia. In questo studio è stato affrontato il complesso tema della sicurezza urbana; sotto il profilo sociologico, dell’interazione tra cittadini e Amministrazione; e, soprattutto, criminologico delle conseguenze devianti o criminogene di talune disfunzioni correlate alla sua mancanza o alla sua insufficienza.
Studio altrettanto interessante è quello di Francesca Roberto, con la tesi “I ruoli della donna nelle mafie”, relatore e correlatore il professor Saverio Fortunato e il dottor Camillo Falvo, Procuratore capo della Repubblica di Vibo Valentia. L’argomento riguarda molto da vicino i contesti criminali e tratta l’evoluzione del ruolo della donna in seno alle famiglie di mafia ed al sodalizio malavitoso. La donna di mafia non si limita più a trasmettere i disvalori subculturali mafiosi, vale a dire indottrinando i figli all’onore, alla vendetta e all’omertà, ma spesso si erge a vero e proprio capo clan con un forte peso decisionale in situazioni gravi e delicate.
La Commissione Tesi di laurea sarà presieduta dal Rettore Saverio Fortunato e dal prorettore Aldo Giubilaro, già Procuratore capo della Repubblica di Massa.