di Marco Primerano
Era l’8 dicembre 1854 quando, tra la folla osannante di Piazza San Pietro, in occasione della promulgazione del dogma dell’Immacolata da parte di papa Pio IX, vi erano anche dei serresi a rappresentare le varie Confraternite locali (anche quelle poi estintesi, come quella del Rosario e del Sacramento). Mercoledì 20 settembre, ad ascoltare la voce di Papa Francesco, sarà invece una rappresentanza dell’Arciconfraternita di Maria Santissima Assunta in Cielo di Terravecchia. Il Seggio priorale, che già lo scorso aprile aveva preso parte a un’udienza del Pontefice su invito degli Agronomi Italiani e per interessamento del tesoriere in carica Mariano Bertucci, ha voluto questa volta estendere l’invito ai confratelli, che in buon numero hanno aderito, nonostante il giorno lavorativo e il viaggio da affrontare. Nell’incontro di aprile, lo stesso Papa Francesco aveva ricevuto nelle sue mani la copia di un “ufficiolo” della Confraternita; un’altra copia è stata da lui benedetta, affinché per mezzo del libro usato per pregare durante ogni liturgia la benedizione papale raggiungesse tutti i membri l’Arciconfraternita. Sarà quindi un evento da registrare negli annali del sodalizio serrese, che ancora oggi annualmente celebra solennemente, il 1° novembre, la proclamazione del dogma mariano dell’Assunzione, avvenuta nel 1950 sotto il pontificato di Pio XII. Sempre la Confraternita dell’Assunta gode ancora oggi di un privilegio concesso da Papa Pio VII nel 1806: quello cioè del mese mariano da celebrare nella chiesa dell’Assunta.
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