La visita del professor David Spencer Laven a Mongiana: “Ricorda un piccolo angolo d’Inghilterra”

Quella del professor David Spencer Laven è stata la prima visita in Calabria. Pur essendo stato in passato in Sicilia, la possibilità di visitare la nostra non gli si era mai presentata. Facendolo, dunque, per la prima volta ha avuto modo di apprezzarne particolari inimmaginabili giudicandola “una regione bellissima”. La sua sorpresa, durante il tragitto per Mongiana, è stata grande nel vedere i bellissimi boschi e, passando da paesi importanti come Serra San Bruno e osservando il paesaggio, ha gradito ogni aspetto del territorio; perfino l’agriturismo, dove si è fermato a pranzare con alcuni membri della associazione “Osservatorio delle Due Sicilie”, che lo hanno contattato all’Università di Nottingham, gli è sembrato familiare come aspetto, avendo l’impressione “veramente di essere in un piccolo angolo d’Inghilterra”.
Giunto a Mongiana il sindaco Bruno Iorfida gli ha consegnato un poster intitolato “Le doriche nate dal ferro”. Il professor Laven, oltre a manifestare apprezzamento per il lavoro di restauro svolto dalla soprintendenza sul sito della Real Fonderia, è rimasto estasiato dall’architettura di quest’ultima, presentante molti archi a sesto acuto, ricordanti le architetture gotiche. Mentre guidato dal professor Danilo Franco, esperto di Archeologia Industriale, il professor Laven esplorava il sito storico, fotografando puntigliosamente le pietre scolpite con i codici alfanumerici indicanti l’ordine da seguirsi nel montaggio della costruzione e aventi valenza strutturale (ad esempio, nelle architravi costituenti gli accessi agli antichi forni rinvenuti nell’ultima campagna di scavo della Soprintendenza), ha esternato la sua incredulità nell’osservare quanto grande fosse la Real Fonderia Borbonica, mai avendo pensato che in Calabria potesse esserci stato un centro siderurgico così importante.
Oltre al sito storico della Real fonderia, bell’esempio di archeologia industriale, il professor Laven è rimasto davvero meravigliato per la pulizia del paese di Mongiana, per via degli iniziali pregiudizi generali, amplificati dai media nazionali, anche inglesi, sul meridione e sulla Calabria. Ha osservato con stupore le case che ignorava perfino esistessero in Calabria con i tetti a falde inclinate. È stata una dunque grande sorpresa per lui e ha potuto rendendosi conto che “gli inglesi non conoscono nulla della Calabria”.
Per quel che concerne la antica fabbrica d’armi, ora Museo della Fabbrica d’Armi, non poteva passare inosservata l’aulica entrata rappresentata dalla maestosità delle colonne metalliche, che il professor Laven ha giudicato “bellissime e uniche”, e che merita, secondo questi, di avere un numero maggiore di visitatori. Lo stesso Laven ha affermato che ciò che ha visto rappresenta “la voglia di fare, la voglia di valorizzare la storia di questo paese” puntualizzando, successivamente, che avrebbe fatto di tutto per raccontarla e farla conoscere al suo ritorno in Inghilterra, sperando, nel contempo, di poter tornare in futuro a visitare la Regione.
Laven è inoltre rimasto affascinato anche dall’ambiente circostante, per le sue caratteristiche naturalistiche, quali l’abbondante presenza di acqua nonché la tipologia del bosco e del tipo di piante variegate presenti (soprattutto alberi ad alto fusto), caratterizzanti la vegetazione, che ha paragonato alla foresta nei pressi di Nottingham: Sherwood. Inoltre è stato colpito dalla vegetazione che segue le strade dalla montagna quasi fino a valle, oltre ad apprezzare lo scarso traffico di autovetture circolanti e quindi indicando una tipologia di turismo ciclistico che, come succede in Inghilterra, ricerca questo tipo di percorsi ambientali.
Alla fine della visita il professor Laven, a cena presso un ristorante prospiciente il castello di Murat, a Pizzo Calabro, ha tratto ispirazione della giornata realizzando per i suoi nuovi amici calabresi che lo hanno accompagnato nei 2 giorni del suo “Calabrian Tour”, un disegno raffigurante un Robin Hood che vedendosi di fronte un Brigante esclama: ”questi briganti calabresi vogliono davvero visitare Nottingham!”.

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