La Trasversale delle Serre e il mezzo secolo perso: occasione di sviluppo o strumento per la fuga dei giovani?

Risale al 22 giugno 1962 la prima concreta iniziativa volta a collegare la costa jonica con quella tirrenica passando per le Serre ed a congiungersi con l’autostrada: in quella fase, sono i sindaci di Soverato, Chiaravalle Centrale, Serra San Bruno, Soriano Calabro, Vibo Valentia e Tropea e i rappresentanti dell’Amministrazione provinciale a prendere le redini della situazione per chiedere al ministro dei Lavori pubblici un’infrastruttura capace di “avviare lo sviluppo” (le ipotesi progettali risalgono al 1966). Ma attorno a questa frase si sono consumate per anni polemiche ed attese: per mezzo secolo l’opera è rimasta un sogno, i territori interni hanno dovuto fare i conti con un isolamento che ne ha condizionato le possibilità di crescita sociale ed economica.

I primi segni tangibili della “Trasversale delle Serre” (escludendo il tratto che va dal ponte Scornari a Vallelonga) si sono cominciati a vedere a partire dalla seconda metà degli anni ‘90 con i lavori sul V Tronco (tra Chiaravalle e Gagliato; il tratto Chiaravalle-Argusto è stato aperto al traffico l’8 novembre 2006). Nonostante il susseguirsi di annunci, tratti di rilievo vengono realizzati solo a partire dal 2005, quando parte il progetto definitivo di costruzione della “nuova Trasversale”: i tratti Cimbello-Simbario e Simbario-Serra San Bruno vedono la luce l’1 marzo 2011, l’anno successivo è la volta del tracciato di Monte Cucco e del tratto tra gli svincoli di Simbario e Cardinale.
L’insopportabile lentezza dei lavori – a volte dovuta a problemi di carattere burocratico-amministrativo altre volte a lassismo – spinge i cittadini a creare movimenti di protesta contro la classe politica e contro Anas. Nel 2015 nasce il Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” che, con continue uscite sulla stampa e manifestazioni pubbliche, funge da stimolo e incalza gli attori istituzionali.
Nel 2016 vengono aperti i tratti tra Argusto e Gagliato e tra Cardinale e Chiaravalle; a fine ottobre 2018 viene aperto il tratto di collegamento tra la Trasversale e lo svincolo di Vazzano sull’autostrada. Oggi la parte ricadente nel territorio catanzarese (tranne il tratto Gagliato-mare) è sostanzialmente conclusa, mentre resta da completare la parte rientrante nell’area vibonese.
La “Trasversale delle Serre” può costituire la svolta per un possibile decollo della parte centrale della Calabria: a patto, però, che i territori riescano a proporsi come realtà attrattive e competitive. Altrimenti sarà solo lo strumento per fuggire da questa terra.

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