La Polizia ha assicurato alla giustizia 4 spacciatori di droga

I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nell’ambito del dispositivo di controllo del territorio “Petrace”

Gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, in servizio a Rosarno, hanno assicurato alla giustizia quattro spacciatori.


B.M., 27enne originario del Senegal è finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente poiché, fermato per un controllo e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di 46 grammi di canapa indiana e di materiale utile al confezionamento. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato immediatamente ristretto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di giudizio direttissimo conclusasi con la convalida del provvedimento.
N.O., 38enne della Costa D’Avorio, è stato tratto in arresto per lo stesso titolo di reato: i poliziotti hanno notato l’uomo mentre cedeva un involucro di cellophane ad un altro soggetto e, procedendo ad accurato controllato, hanno rinvenuto 390 euro in contanti e sette dosi di cannabis, nascosti in una tasca interna del giubbotto, per un peso complessivo di 21,08 grammi Il Pubblico Ministero di turno ha immediatamente disposto la traduzione presso la casa Circondariale di Reggio Calabria e l’Autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e disposto la misura dell’obbligo di firma. Ancora, S.B., 21enne senegalese, è stato ugualmente trovato in possesso di sette involucri di canapa indiana per un peso complessivo di 94 grammi e, pertanto, tratto in arresto. Il giudice ha disposto la misura cautelare restrittiva in carcere. L’ultimo intervento in ordine cronologico è stato realizzato presso l’abitazione di O.M.E., 47 enne nigeriano in regime di arresti domiciliari per procedimento penale in materia di stupefacenti. In particolare, gli agenti in servizio hanno notato un uomo uscire dalla casa di O.M.E., e darsi precipitosamente alla fuga alla vista degli operatori, che hanno proceduto, dunque, a perquisizione domiciliare rinvenendo 13,16 grammi di marijuana suddivisi in 9 involucri. Per il colpevole l’Autorità giudiziaria ha disposto il regime degli arresti domiciliari.

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