Un dibattito carico di significato e di spunti scientifici, ma anche di umiltà e ironia. Quello che ha visto protagonista il genetista Edoardo Boncinelli, durante la terza giornata di “SerreinFestival”, è stato un ragionamento appassionante che è diventato un’autentica lezione di vita, oltre che di scienza.
Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Francesco Lo Duca, è stata la presidente del Consiglio comunale della cittadina della Certosa Maria Rosaria Franzè che, dopo aver introdotto i concetti di genoma e dna, ha ripreso quello di individualità, riportato nel libro “La vita e i suoi misteri, dalla genetica alla salvaguardia dell’ambiente”, inteso come diversità di specie influenzata dal fattore genetico, da quello ambientale e dal caso.
Il direttore del festival Armando Vitale, apprezzato lo stile dell’autore che “coniuga rigore scientifico e capacità di comunicazione”, ha rilevato “il punto di contrasto massimo” nei “rischi per la sopravvivenza del pianeta e nell’alto livello delle scoperte scientifiche che ci consente di trasformare la nostra struttura molecolare intervenendo sui grandi drammi”.
La direttrice dell’Asp di Vibo Valentia Angela Caligiuri ha riflettuto “sull’adattabilità dell’uomo al cambiamento ambientale” ricordando che “la sanità deve essere al passo con i tempi per affrontare le nuove sfide”, mentre il professor Luigi Vavalà, accarezzando la sua vocazione filosofica, ha preferito concentrarsi sulla “forza degli equilibri della vita” e “sull’imprevedibilità”.
A conquistare il pubblico ci ha pensato Boncinelli che, tra battute e nozioni tecniche, ha dispensato gemme scientifiche affrontando “due argomenti apparentemente contraddittori”: “da un lato – ha spiegato – c’è un fatto positivo che è rappresentato dalla possibilità di modificare il nostro patrimonio genetico, dall’altro ce n’è uno negativo che è costituito dalla minaccia che stiamo portando all’ambiente”. “Non sono catastrofista – ha aggiunto – ma sono preoccupato. Questo tema va affrontato con razionalità, dobbiamo fare minori consumi ed operare un migliore utilizzo dell’energia. Ma siamo davanti al cambiamento dei cambiamenti: la modificazione della propria biologia. Il mondo va avanti – ha concluso – e chi si ferma è completamente perduto”.
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