La Cappella di San Bruno con l’organo e il quadro dell’apparizione della Vergine Maria al Santo

* di Girolamo Onda – Siamo nella chiesa della Basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri che era la chiesa della Certosa romana. Intorno ci sono ancora le celle dei monaci che affacciano sulla via Cernaia e l’antico chiostro dei padri accessibile dall’interno della stessa chiesa.
Antichi motivi storici legano questa cattedrale con la vita di San Bruno e il suo Ordine.

La donazione della chiesa di San Ciriaco alle Terme di Diocleziano da parte di Urbano II a San Bruno, per la fondazione di una Certosa, risale al secolo XI ma, per alterne vicissitudini storiche, San Bruno non riuscì a portare a termine questo progetto. Dopo varie peripezie, l’agognata Certosa romana, fu realizzata molti secoli dopo. Si ha notizia certa che nel 1628, da una visita apostolica prescritta dal papa del tempo, nella Certosa alle Terme venne registrata una comunità di 15 monaci e 5 laici. Dalla nostra “Platea” risulta che, nel giugno del 1869, una delegazione di prelati serresi visitò e dialogò con la comunità certosina che all’epoca dimorava in Santa Maria degli Angeli.

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