
Lo scorso anno, la regione in cui si è registrato il maggior numero di atti intimidatori ai danni dei sindaci è stata la Calabria. Con 87 episodi, l’aumento, confrontando i dodici mesi precedenti, è stato pari al 70%. Subito dietro, la Sicilia, teatro di 86 azioni minacciose di cui sono stati vittime i Primi Cittadini. L’isola, nelle ultime due edizioni del Rapporto “Amministratori sotto tiro” stilato da “Avviso Pubblico”, occupava la prima, poco onorevole, posizione. Seguono Campania, con 64 casi, Puglia, con 51 e Sardegna, con 42. Il contenuto del dossier è stato illustrato presso l’Università Luiss, a Roma. Oltre tre quarti delle intimidazioni, il 76%, è concentrato nelle regioni meridionali, Sicilia e Sardegna. Tra le province quella a più alto rischio è Reggio Calabria (32), seguita da Napoli (29), Cosenza (25), Salerno (21), Nuoro (18), Agrigento e Vibo Valentia (16).
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