Intimidazione a vescovo e parroci, pioggia di solidarietà da politica e società civile

“Un imbarbarimento del vivere civile da condannare, che testimonia una deriva sociale e civile sulla quale riflettere in  maniera seria e approfondita”

Lo afferma Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, esprimendo solidarietà personale ed istituzionale a monsignor Attilio Nostro, vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, a cui nei giorni scorsi è stato fatto trovare un bossolo di pistola nella cassette delle lettere all’interno della Curia vescovile.

“Un gesto inquietante – aggiunge De Nisi – che segue alle intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, che sicuramente non inciderà sulla missione evangelizzatrice della Chiesa in territori difficili e di frontiera, nei quali operare non è mai facile”.

De Nisi, nel ribadire la sua vicinanza ai pastori della Chiesa Vibonese, conclude facendo “affidamento sull’operato delle forze dell’ordine per risalire ai colpevoli» e invita «i cittadini onesti e tutte le istituzioni a promuovere azioni di sostegno per arginare fenomeni di devianza che, nonostante tutto, in Calabria non vinceranno”.

“Sono vicino a sua eccellenza il vescovo Attilio Nostro della diocesi di Mileto-Tropea- Nicotera – sostiene il deputato del M5S Riccardo Tucci – per la vile intimidazione subita nei giorni scorsi. Ignoti gli avrebbero recapitato un proiettile d’arma da fuoco nella buca della posta. Si disconoscono, al momento, i motivi del gesto. Quest’ultimo episodio si aggiunge a quelli messi in atto nei giorni scorsi a danno dei sacerdoti di Cessaniti e Pannaconi don Francesco Pontoriero e don Felice Palamara. La chiesa è sotto attacco e mai nella storia della diocesi si è vista una cosa del genere, così grave, sfrontata e spregiudicata. Confido nell’operato delle forze dell’ordine affinché facciano piena luce su quanto successo, assicurando alla giustizia l’autore, o gli autori, di questi esecrabili gesti”.

Solidarietà dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del gruppo misto – Liberamente progressisti: “Ritengo sia estremamente preoccupante, e da non sottovalutare per nessuna ragione, quanto sta avvenendo nella provincia di Vibo Valentia. Non passa giorno che non arrivi notizia della recrudescenza di fenomeni intimidatori, aggressioni e minacce ai danni di chi è più esposto sul fronte professionale, sociale e perfino religioso. Medici, infermieri, operatori culturali, uomini di Chiesa, sembrano essere divenuti ormai il facile bersaglio di chi tenta biecamente di sovvertire le regole della democrazia e della partecipazione alla vita pubblica. Ultima in ordine di tempo la vile intimidazione all’indirizzo del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, cui è stato recapitato un proiettile. Tale ignobile gesto è da rigettare con sdegno e tutta la società civile vibonese è chiamata ora a fare fronte comune per respingere ogni tentativo di sopraffazione e minaccia. A monsignor Nostro e a tutti i sacerdoti destinatari di atti intimidatori giunga la mia più aperta e solidale vicinanza”.

Commento severo da parte del segretario provinciale della Cisal, Vitaliano Papillo: “Stiamo assistendo a un preoccupante aumento degli atti di violenza e intimidazione rivolti alle istituzioni religiose del nostro territorio. Gli avvenimenti recenti nella piccola comunità di Cessaniti e, più di recente, presso la sede della Curia dove è stato recapitato un proiettile indirizzato al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, sono estremamente allarmanti. Condividendo l’appello dello stesso vescovo a non lasciarsi scoraggiare e a non cedere alle logiche di violenza e sopraffazione rappresentate da tali atti, confidiamo che le forze dell’ordine e la magistratura possano chiarire tempestivamente i fatti. A nome della segreteria provinciale della Cisal, esprimo la più profonda solidarietà”.

Anche CNA Calabria esprime la propria vicinanza al vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera, Tropea Attilio Nostro destinatario di una busta con proiettili. “Un gesto vigliacco – viene spiegato – che si affianca a quelli nei confronti di altri parroci del vibonese delineando una chiara strategia di intimidazione nei confronti di uomini di Chiesa che si pongono come umili guide della comunità, punti di riferimento e di conforto in territori spesso poveri o isolati”.

Anche alla comunità vibonese la CNA Calabria, dunque, esprime “solidarietà in questo momento di smarrimento che sta attraversando”. “La criminalità – è la considerazione – agisce con tracotanza e senza rispetto per uomini, donne, bambini e tanto meno abiti talari. Non è questo il momento di abbattersi, di cedere alla paura o, peggio, alla rassegnazione, ma quello di affidarsi alla giustizia, che certamente farà il suo corso, esprimendo nettamente il rifiuto di questo tipo di logiche e facendo emergere il volto sano delle comunità”.

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