Interessante Salotto letterario per il Liceo “Morelli” di Vibo: il libro come veicolo dì civiltà

Nel ricco cartellone del V festival delle Arti – Mediterraneo da scoprire, organizzato dall’I.I.S. “Morelli – Colao” di Vibo Valentia, sotto la supervisione del dirigente scolastico Raffaele Suppa e della direttrice artistica, Maria Concetta Preta, che si è svolto a Vibo Valentia dal 13 al 16 gennaio, non poteva certo mancare una Sezione dedicata alla Letteratura. Il Salotto letterario: “Scrivere sul Sud” è stato un momento di riflessione sul modo di narrare la Calabria, soprattutto quella del passato. Ad affrontare queste importanti tematiche sono stati: Domenico Dara, col suo ultimo romanzo “Liberata”, ed. Feltrinelli; Mimmo Gangemi, col suo romanzo “L’atomo inquieto”, ed. Solferino; e Vincenzo Reale con l’opera del suo debutto “La fortuna del Greco”, ed. Rubbettino. Dopo i saluti del dirigente Suppa, la professoressa Preta e il giornalista e divulgatore scientifico Ivan Fiorillo hanno coordinato l’incontro, allietato dagli intermezzi canori in lingua arbëreshë di Salvatore Franco (autore del libro: “Padrone e sotto”, Beroe ed.).

La conversazione ha messo in luce il mestiere dello scrivere sulla Calabria: e se in “Liberata” è essa stessa lo sfondo in cui si proietta l’intera azione dei personaggi (la vicenda è ambientata in un paesino del catanzarese negli anni ’70); ne “L’atomo inquieto” essa diviene la “patria ultima” dello scienziato Ettore Maiorana che la elegge a luogo del suo volontario confino (Certosa di Serra San Bruno e litorale jonico). Infine, ne “la fortuna del Greco” è l’Aspromonte a essere protagonista, un territorio avvolto da un“realismo magico” al punto da divenire un vero e proprio “Macondo calabro”. Attraverso i tre diversi approcci alla scrittura, gli allievi del Liceo classico Morelli hanno avuto modo di confrontarsi con i tre scrittori, ponendo domande, presentando le loro recensioni scritte sui tre testi e componendo un apposito Laboratorio di lettura a voce alta. “Un modo diverso di fare scuola pur all’interno della scuola – così ha parafrasato la promotrice dell’evento, professoressa Preta – in cui il libro diviene veicolo di civiltà e il Mediterraneo è contenitore di una, cento, mille, storie tra passato e presente”. Il dirigente scolastico ha, dunque, messo in evidenza come il modello scolastico offerto dalla vetrina del festival rappresenta un “fiore all’occhiello” per l’intera comunità vibonese, al quale è pure rivolto, e ha auspicato che la politica diventi parte integrante di questo processo virtuoso, teso alla riscoperta del Bello della nostra terra. Il Liceo classico “Morelli” di Vibo, infatti, si profila come luogo della memoria collettiva nonché laboratorio di competenze in un mondo che cambia e propone, quindi, un’offerta formativa all’avanguardia e in linea con i tempi odierni. Proprio per presentare al meglio le possibilità offerte ai discenti del territorio, all’evento sono state presenti alcune classi delle Scuole medie guidate dai loro docenti, insieme a tutte le classi del triennio liceale. All’evento, inoltre, ha preso parte anche Franca Falduto, responsabile regionale delle Consulte Giovanili, che ha rivolto i suoi saluti alla platea esprimendo il pieno consenso alla manifestazione, congratulandosi con gli organizzatori. La manifestazione si è conclusa con la donazione, ai tre scrittori, di un’onorificenza creata ad hoc dal Liceo “Morelli” che, consegnata dal dirigente scolastico e della direttrice artistica, a imperitura memoria della loro partecipazione, ha rappresentato il simbolo di uno scambio culturale altamente significativo per i discenti, per gli astanti, per la comunità e per il territorio tutto. 

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